Il documento finale del tavolo tecnico ministeriale sui nuovi modelli assistenziali ha elaborato quattro ambiti specifici per gli infermieri: infermieristica di famiglia-comunità; assistenza infermieristica domiciliare; assistenza infermieristica ambulatoriale; ospedali di comunità.
Dopo aver ripreso l’infermieristica di famiglia/comunità, esaminiamo un altro ambito di competenza elaborato nel documento ministeriale: l’assistenza infermieristica ambulatoriale
Gli ambulatori infermieristici possono rappresentare un nodo significativo del sistema delle cure primarie/infermieristica di comunità.
Attraverso gli infermieri di comunità operanti negli ambulatori infermieristici è possibile effettuare, in correlazione con i mmg, il monitoraggio dei fattori di rischio, l’informazione e l’educazione sanitaria, l’orientamento all’utilizzo appropriato e razionale dei servizi sanitari, socio sanitari e assistenziali offerti, il follow up e erogare variegate risposte sanitarie di prossimità.
Anche negli ambulatori infermieristici deve essere privilegiata la “presa in carico” del fruitori del servizio, l’uso di metodologie e strumenti di pianificazione per obiettivi e di adeguati strumenti informativi.
Gli infermieri di comunità che operano negli ambulatori infermieristici partecipano e si integrano nei processi e nei percorsi territoriali e collaborano all’effettuazione della Valutazione Multi Dimensionale (VMD) e alla stesura del PAI.
L’ambulatorio Infermieristico è la struttura o il luogo fisico organizzato e gestito da infermieri – che ne assumono la responsabilità – in cui vengono garantite prestazioni assistenziali infermieristiche autonome o su prescrizione.
Gli ambulatori infermieristici possono erogare prestazioni generaliste o avanzate o specialiste correlate alla “wond care”, alla gestione delle enterostomie, della nutrizione enterale etc. .
Una dimensione innovativa del setting infermieristico ambulatoriale è il triage telefonico per il monitoraggio a distanza. Attraverso il telenursing, la cui efficacia è comprovata da diversi studi che documentano un significativo miglioramento nell’aderenza alla terapia e riduzione dei comportamenti sociali a rischio (Sherrad et al, 2015; Battaglia et al.), può essere favorito sia un utilizzo razionale delle risorse, sia una corrispondente ottimizzazione del servizio offerto. Attraverso i follow-up telefonici, inoltre, potrebbero essere ipotizzati anche controlli standard riferiti a percorsi clinico-assistenziali territoriali e dare, in tal modo, ulteriori ed efficaci strumenti alla sanità di iniziativa.
Un altro ambito in cui può esprimersi efficacemente l’infermieristica di famiglia/comunità attraverso il setting ambulatoriale, è quello scolastico.
Conciliare il diritto allo studio e alla cura non sempre è semplice soprattutto per i bambini e i ragazzi affetti da patologie come diabete, asma, epilessia, allergie e malattie croniche che richiedono l’assunzione di farmaci nell’arco della giornata o l’effettuazione di manovre e prestazioni sanitarie estemporanee.
Attraverso l’ambulatorio scolastico possono essere rilevati i bisogni assistenziali all’interno delle comunità scolastiche, le risorse degli studenti e delle famiglie e valutate le disponibilità delle strutture scolastiche per una risposta – anche in questo caso – di prossimità.
Fonte: Ipasvi
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