Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, sviscera le ragioni del secco no sin qui ribadito dal suo sindacato al rinnovo del Ccnl Sanità 2022-2024. Lo fa nella prima parte di una lunga intervista rilasciata in esclusiva a Nurse Times.
“Le ragioni più importanti del nostro rifiuto di firmare il rinnovo del Contratto – dice De Palma – sono legate alle risorse previste per i professionisti sanitari e al modo in cui queste risorse, che in realtà non arriveranno, saranno gestite. E poi ci sono i temi della carriera, della valorizzazione, delle progressioni verticali, che no sono consentite a infermieri, ostetriche e altri professionisti, i quali si ritrovano così a essere gli ultimi della fila, ossia professionisti di serie B”.
Cosa aspettarsi dunque dalla riapertura delle trattative per il rinnovo del Ccnl, in programma il prossimo 29 aprile? “Non sappiamo cosa l’Aran ci dirà quel giorno – spiega De Palma -. Se l’Agenzia insisterà con la proposta di aprire la carriera solo a chi è in possesso di una laurea magistrale o di primo livello, dimenticando chi possiede titoli equipollenti (la maggior parte degli infermieri, delle ostetriche e dei tecnici), sappia sin d’ora che neanche stavolta otterrà la firma di Nursing Up”.
De Palma fa poi riferimento all’aumento di 172 euro in busta paga promesso nel Ccnl, definendolo “fumo negli occhi”, perchè in quella somma “sono stati inseriti soldi che non vanno direttamente nelle tasche dei dipendenti”. E poi “basta, parlare di stipendi lordi”, perché “con i lordi non ci facciamo la spesa, non ci paghiamo le bollette e nemmeno i debiti che ci costingono a contrarre per via degli stipendi da fame”. Pertanto “si cominci a parlare di netti”.
Non manca un riferimento alla figura dell’assistente infermiere, la cui istituzione è sancita dalla bozza di Ccnl e definita da De Palma “una iattura”, perché “con 200 ore di formazione questi assistenti saranno buttati nelle corsie e andranno a fare tante cose che oggi fanno gli infermieri, ossia attività sanitarie”. E anche qui il presidente di Nursing Up sottolinea l’aspetto economico: “Gli infermieri guadagneranno solo 8 euro lordi al mese in al mese in più rispetto a questa nuova figura. E’ una cosa che grida vendetta”.
E poi un rimprovero alla Fnopi, che in occasione del recente Congresso nazionale ha fatto cenno al mancato rinnovo del Ccnl. “La Fnopi – afferma De Palma – ha indebitamente preso posizione, affermando che il Contratto non va bloccato, con chiaro riferimento ai sindacati non firmatari. Ebbene, gli infermieri hanno bisogno di una Federazione con le spalle larghe. Una Federazione rispettosa dei professionisti che rappresenta e capace di sostenerne la concreta valorizzazione, parlando in maniera impattante alla politica, senza esserne megafono e senza dire sì a tutti i provvedimenti del Governo”.
Infine il capitolo aggressioni. Per De Palma la parola d’ordine è “prevenire”. A tal fine servono misure più incisive all’interno del Ccnl: “Ben vengano l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza e l’inasprimento delle sanzioni per chi commette atti di violenza contro il personale sanitario, ma non basta. Servono presidi di polizia h24 negli ospedali e l’obbligo di costituirsi parte civile in capo alle aziende sanitarie”.
Questo, in estrema sintesi, il pensiero del presidente De Palma sul rinnovo del Ccnl Sanità, espresso nella prima parte dell’intervista esclusiva rilasciata a Nurse Times. Di seguito il video integrale.
Redazione Nurse Times
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