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Cgil, Cisl e Uil: “Lavoratori disorientati e beffati dal cambio di proprietà al Fatebenefratelli di Venezia”

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Marco Busato (Cgil Fp), Tommaso Gaspari (Cisl Fp) e Stefano Boscolo (Uil Fpl).

Se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro dei lavoratori dell’ospedale San Raffaele Arcangelo Fatebenefratelli di Venezia non appare così radioso. La struttura ha da poco cambiato proprietà passando dalla Provincia Lombardo-Veneta Fatebenefratelli a una nuova società, denominata San Raffaele Arcangelo Srl, passata in brevissimo tempo nelle mani di Fondazione Villa Salus.

Tutto questo percorso è stato condiviso in maniera molto sommaria e sbrigativa con le organizzazioni sindacali, e quindi con i lavoratori. Nonostante i nostri solleciti, non ci è stato mai formalmente comunicato il passaggio da una proprietà all’altra anche quando la vendita a Fondazione Villa Salus era un fatto ormai scontato e sulla bocca di tutti. Solo in un momento successivo, il 22 aprile, siamo stati convocati per l’esame congiunto per il passaggio dalla Provincia Lombardo-Veneta Fatebenefratelli alla nuova società, in cui sono stati traghettati tutti i lavoratori.

Poi più nulla, finché abbiamo scoperto indirettamente da una mail (l’oggetto era un altro) che tutte le quote della nuova Srl erano state acquisite da Fondazione Villa Salus e che, quindi, a tali nuovi soggetti dovevamo fare riferimento. E’ per questo che immediatamente abbiamo inviato una richiesta ai proprietari precedenti, alla nuova società e a Fondazione Villa Salus, chiedendo un incontro per fare chiarezza, per la tranquillità dei lavoratori.

In un momento storicamente pessimo per la sanità privata, con paghe ferme al palo da anni e anni, un solo rinnovo contrattuale negli ultimi 20 e chissà ancora quanto da aspettare e lottare per il prossimo, riteniamo irrispettoso aver lasciato i lavoratori completamente disorientati per mesi, senza sapere esattamente come poteva prospettarsi il futuro.

Ma oltre il danno la beffa. Una beffa che incide pesantemente sul presente dei lavoratori, colpendoli nel portafoglio. Ieri, infatti, senza nemmeno due righe di avviso, si sono visti recapitare le buste paga più magre di sempre, nel migliore dei casi con qualche centinaio di euro in meno, ma per alcuni dimezzate o anche peggio. Si tratta dell’ultima mensilità erogata da Fatebenefratelli, con dentro il conguaglio completo di tutti gli acconti fiscali delle addizionali (regionali e comunali).

Lavoratori che si spaccano la schiena quotidianamente per garantire un’assistenza di qualità alla cittadinanza si ritrovano oggi a pane e acqua, con mutui o affitti da pagare e un costo della vita tra i più elevati. Forse tutto questo si sarebbe potuto evitare semplicemente con relazioni sindacali più chiare e con il dialogo, attraverso i quali ricercare soluzioni di maggior tutela e garanzia per i lavoratori.

Crediamo che una situazione simile non sia tollerabile e non possiamo pretendere che i lavoratori digeriscano in silenzio tutti questi mesi di disagi. Abbiamo quindi già inviato un ulteriore sollecito alle Aziende per un incontro (ieri ci è giunta una missiva in cui si accenna vagamente a un prossimo incontro da definire) e indetto un’assemblea generale dei lavoratori per lunedì 16 giugno.

Vogliamo sapere ufficialmente: chi sono i soggetti con cui dobbiamo relazionarci; qual è il piano industriale di Fondazione Villa Salus per il futuro; che garanzie devono aspettarsi i nostri lavoratori; se lo storico ospedale veneziano continuerà a erogare sanità, come ha fatto finora, o se il futuro ci riserverà altro, come sta avvenendo al San Camillo.

Redazione Nurse Times

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