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Carenza di personale al San Martino di Genova, Fp Cisl Liguria: “Negli ultimi due anni gli infermieri sono calati di 160 unità e servirebbero almeno 60 oss”

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Aggressione a infermiere e due oss nel Pronto soccorso del San Martino di Genova. Il consigliere regionale Pastorino: "Ora basta"
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“Siamo qui, per l’ennesima volta, a raccontare la drammatica carenza di personale che attanaglia il Policlinico San Martino. I numeri sono chiari: negli ultimi due anni gli infermieri calati di 160 unità e servirebbero almeno 60 oss“. Così Gabriele Bertocchi e Andrea Manfredi, rispettivamente segretario generale e componente della segreteria di Fp Cisl Liguria, tornano a denunciare in una nota la carenza di infermieri e oss al Policlinico San Martino di Genova.

Fp Cisl Liguria accusa “le istituzioni, in primis la stessa direzione del nosocomio di non aver dato il minimo ascolto” agli allarmi sulla mancanza di organico, “se non attraverso scorciatoie e acrobazie organizzative tese unicamente a cercare di coprire i buchi con toppe di personale recuperato qua e là da reparti già in assoluta carenza, che si vedono così ulteriormente impoveriti”. E aggiunge: “Lavoratori e pazienti non sono pezzi di stoffa, ma sono essere umani che meritano il massimo dell’attenzione. E non si possono mantenere posti letto aperti senza poter garantire gli standard di qualità e sicurezza minimi per tutti gli attori in campo”.

“Innanzitutto – scrivono gli esponenti di Fp Cisl Liguria – chiederemo una relazione inerente alla sicurezza, perché ridurre gli operatori in alcuni reparti per cercare di coprire le carenze in altri, che per inciso è ciò che intendiamo con ‘toppe di personale’, significa mettere a rischio la sicurezza di pazienti e lavoratori. La salute pubblica non è un’attività di cui ci si possa prendere cura ‘di corsa’. Lavorare sotto stress è un pericolo per tutti”.

“A tal proposito – proseguono i sindacalisti di Fp Cisl Liguria – chiederemo al responsabile del servizio protezione e sicurezza la verifica del documento di valutazione del rischio previsto per legge, e in particolar modo la valutazione dello stress correlato, perché della sicurezza sul lavoro non ci si può ricordare solo una volta successi i drammi, ma bisogna occuparsene prima che sia tardi”.

E ancora: “Tutto ciò affinché tali condizioni vengano ufficializzate da documenti che possano poi essere eventualmente prodotti nelle sedi competenti. Consapevoli del fatto che questi non sono atteggiamenti propri del nostro Dna sindacale, non possiamo esimerci dall’impugnare armi pesanti contro una carenza da troppo tempo lasciata alla deriva organizzativa“.

Concludono gli esponenti di Fp Cisl Liguria: “Per noi non si possono mantenere aperti posti letto a scapito di benessere e sicurezza. Non ci sono scappatoie facili. L’unica soluzione è assumere personale subito. E per farlo è necessario scorrere le graduatorie già esistenti e bandire nuovi concorsi”.

Redazione Nurse Times

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