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Assolti i responsabili e infermieri di una casa di riposo accusati di abbandono d’incapace

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La legge “Gelli-Bianco” salva il medico imperito anche se è stata accertata la colpa grave
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Gli infermieri accusati di non aver alleviato i dolori di una anziana degente. Le difese: “Era il medico curante che doveva provvedere”

Erano stati rinviati a giudizio con un’accusa pesante: aver lasciata sola “nel suo dolore” l’anziana ospite di una casa di riposo. Il tribunale di Cuneo ha assolto tutti gli imputati, il direttore sanitario e altri quattro dipendenti a processo per abbandono d’incapace.

Secondo la Procura non avevano provveduto a somministrare una terapia che potesse lenire i forti dolori che la donna aveva lamentato per una settimana, fra dicembre 2007 e gennaio 2008. Il pm aveva chiesto la condanna a quattro mesi di reclusione.

Il dottore curante dell’ottantenne, poi deceduta a seguito di altre patologie, aveva spiegato in udienza di aver prescritto quei tipi di farmaci dopo che era stata visitata anche dallo specialista “Il quale non aveva ritenuto di variare la terapia. Se mi avessero descritto meglio i sintomi avrei cambiato le prescrizioni sottoponendola ad una visita di terapia del dolore”.

Secondo le difese degli imputati, invece sarebbe stato compito dello stesso medico di famiglia dell’anziana che doveva provvedere alla terapia più consona per il suo stato: “Gli fu segnalato lo stato di sofferenza, ma lui prescrisse una cura palliativa sbagliata. Il personale non aveva alcuna possibilità di intervenire sulla somministrazione dei farmaci, anzi si erano lamentati perché era difficile reperirlo, era uno dei medici che meno si presentava in struttura, e quando si presentava era sempre molto seccato”.

Fonte: www.targatocn.it

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