La dott.ssa Mummolo presenta la tesi “Tra etica e realtà: il moral distress come ferita nascosta dell’assistenza studio monocentrico”

Redazione Nurse Times13 Dicembre 20253 min di lettura

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La dott.ssa Mariangela Mummolo presenta la sua tesi di laurea in infermieristica dal titolo “Tra etica e realtà: il moral distress come ferita nascosta dell’assistenza studio monocentrico presso la A.O.U. Policlinico di Bari”

ABSTRACT

Background

L’attuale contesto sanitario espone gli infermieri a situazioni eticamente complesse, in cui valori morali, responsabilità professionali e vincoli organizzativi possono entrare in conflitto, influenzando benessere e qualità della cura. Quando il professionista riconosce ciò che ritiene moralmente corretto ma incontra ostacoli istituzionali o organizzativi che impediscono di agire, sperimenta una condizione di moral distress che può condurre al burnout, compromettendo la relazione di cura. Al contrario, la capacità di mentalizzazione, intesa come consapevolezza e regolazione dei propri stati mentali e di quelli altrui, rappresenta un fattore protettivo. Lo studio ha coinvolto infermieri dell’area medica, contesto particolarmente esposto a situazioni etico-assistenziali complesse e alla gestione di pazienti cronici, fragili o con prognosi incerta, condizioni che aumentano l’esposizione a dilemmi morali.

Materiali e Metodi

È stato condotto uno studio monocentrico, presso l’Azienda Ospedaliero- Universitaria Consorziale Policlinico di Bari su 54 infermieri operanti in area medica. È stato utilizzato un questionario auto-somministrato composto da una sezione sociodemografica e tre strumenti validati: Moral Distress Scale-11 per misurare frequenza e intensità del disagio morale, Maslach Burnout Inventory per misurare il burnout e Mentalization Questionnaire per valutare la capacità di mentalizzazione. I dati sono stati analizzati tramite statistiche descrittive. Tutti i partecipanti hanno aderito volontariamente allo studio, garantendo l’anonimato dei dati raccolti.

Risultati

I dati sono stati raccolti tra il 24 giugno e il 29 settembre 2025. L’età media era 37,95 anni, prevalentemente donne e con esperienza lavorativa superiore ai 5 anni. La MDS-11 ha mostrato un livello moderato di moral distress, con frequenza media di 3.30 (DS=1,01) e un’intensità di 3,66 (DS=1,04). Le principali fonti di disagio riguardavano l’accanimento terapeutico e la limitata partecipazione ai processi decisionali.

Il MBI ha evidenziato un esaurimento emotivo moderato (EE= 25,75), depersonalizzazione elevata (DP=14,04) e una buona realizzazione personale (RP=30,20), con valori leggermente superiori negli uomini. Il MZQ ha indicato una capacità di mentalizzazione di livello medio (MZQ=32,41). È emersa una correlazione positiva tra moral distress e burnout e una relazione inversa tra moral distress e mentalizzazione.

Conclusioni

Il moral distress rappresenta una dimensione centrale del benessere professionale infermieristico, associandosi a esaurimento emotivo e depersonalizzazione. È emersa una correlazione positiva tra moral distress e burnout e una relazione inversa con la capacità di mentalizzazione, suggerendo che le competenze riflessive ed emotive rappresentano un fattore protettivo. I risultati evidenziano l’importanza di promuovere formazione etica e sviluppo della mentalizzazione per sostenere la resilienza professionale e migliorare la qualità di cura.

Dott.ssa Mariangela Mummolo

Tesi: “Tra etica e realtà: il moral distress come ferita nascosta dell’assistenza studio monocentrico presso la A.O.U. Policlinico di Bari”

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