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Arresto cardiaco: nuova terapia con staminali per riparare le cellule neurali. Lo studio

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Arresto cardiaco, primo paziente al mondo trattato con il gas argon al Policlinico di Milano
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Da un team di ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università del Maryland (UMSOM) arriva una possibile innovazione nella terapia con cellule staminali per rigenerare le cellule neurali nel cervello dopo un arresto cardiaco. I risultati dello studio su modello animale, condotto da Xiaofeng Jia, professore di Neurochirurgia, evidenziano come l’applicazione di molecole di zucchero modificate su cellule staminali neurali umane sembrinio migliorare la probabilità di successo della terapia.

L’applicazione di queste molecole di zucchero ha aumentato sia la proliferazione delle cellule staminali che la loro trasformazione in neuroni per aiutare a riparare le connessioni critiche nel cervello. Questa scoperta potrebbe portare a un miglior recupero dei pazienti con lesioni cerebrali indotte da arresto cardiaco.

I progressi nella manipolazione della complessa struttura dei carboidrati delle cellule attraverso la glicoingegneria metabolica hanno consentito ai ricercatori dell’UMSOM di esplorare l’efficacia di una molecola di zucchero modificata, nota come analogo dello zucchero TProp, per aiutare le cellule staminali a rimanere più vitali nel cervello.

“Tutte le cellule nel corpo di una persona sono avvolte in molecole di zucchero chiamate glicani – ha dichiarato il professor Jia -. Attraverso le nostre ricerche precedenti siamo riusciti a scoprire che queste molecole di zucchero sono vitali per la funzione cellulare. La glicoingegneria ci ha permesso di migliorare ulteriormente la vitalità delle cellule staminali in modo che possano proliferare e trasformarsi in neuroni per aiutare nella riparazione del cervello“.

Abstract dell’articolo pubblicato su Wiley Online Library

Redazione Nurse Times

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