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Gestione infermieristica del dolore: un caso clinico e riflessioni sulle buone pratiche assistenziali

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Autore: Davide Di Pierro,  infermiere presso l’unità operativa di Medicina del P.O. Castellaneta, c/o asl Taranto

Abstract

La gestione del dolore rappresenta un elemento fondamentale della pratica infermieristica e un indicatore di qualità dell’assistenza. Attraverso la presentazione di un caso clinico osservato in un reparto di medicina, l’articolo intende evidenziare come l’applicazione di buone pratiche, l’ascolto del paziente e la corretta valutazione del dolore contribuiscano a migliorare il benessere e gli esiti clinici. L’esperienza descritta dimostra come un approccio multidimensionale e centrato sulla persona possa ridurre significativamente la percezione del dolore, rafforzando la relazione terapeutica e l’efficacia del trattamento.

Parole chiave: gestione del dolore, infermieristica, caso clinico, buone pratiche, assistenza centrata sul paziente.

Introduzione

Il dolore è definito dall’International Association for the Study of Pain (IASP) come “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a un danno tissutale reale o potenziale”. In ambito infermieristico, la sua gestione rappresenta una delle competenze fondamentali e un diritto del paziente sancito anche dalla legge 38/2010.
Nonostante la disponibilità di linee guida e strumenti di valutazione, il dolore è spesso sottostimato o trattato in modo non sistematico. La pratica quotidiana dimostra che una gestione efficace richiede non solo competenze cliniche, ma anche empatia, comunicazione e collaborazione interdisciplinare.

Caso clinico

Il paziente M.R., 74 anni, ricoverato nel reparto di Medicina per insufficienza cardiaca e dolore toracico persistente, riferiva dolore valutato con scala NRS = 7/10. L’infermiere, dopo un’attenta anamnesi del dolore, ha identificato la componente mista (nocicettiva e neuropatica) e ha condiviso l’informazione con il medico di reparto.
È stato impostato un piano assistenziale personalizzato comprendente:

  • ​Valutazione sistematica del dolore ogni 4 ore mediante scala NRS;
  • ​Somministrazione dei farmaci analgesici prescritti secondo l’andamento del dolore;
  • ​Interventi non farmacologici (posizionamento corretto, ambiente confortevole, tecniche di rilassamento e ascolto attivo);
  • ​Educazione del paziente e dei familiari sull’importanza di riferire tempestivamente variazioni nella percezione del dolore.

Dopo 48 ore, il paziente riportava una riduzione del dolore a NRS = 3/10, miglioramento del sonno e maggiore collaborazione alle cure.

Discussione

Il caso descritto sottolinea come la valutazione sistematica e la gestione integrata del dolore possano migliorare significativamente l’esperienza di cura.
Le evidenze scientifiche confermano che l’approccio multidimensionale — che combina terapia farmacologica, interventi non farmacologici e supporto emotivo — rappresenta la strategia più efficace.
Il ruolo dell’infermiere è centrale: egli non si limita a somministrare farmaci, ma agisce come facilitatore della comunicazione, osservatore dei segni non verbali, e promotore di un ambiente di fiducia.
La buona pratica infermieristica si fonda su tre pilastri:

  1. ​​Valutazione regolare e documentata del dolore;
  2. Collaborazione interdisciplinare con medici e fisioterapisti;
  3. Empatia e comunicazione terapeutica con il paziente.
Conclusioni

La gestione del dolore è una responsabilità condivisa, ma trova nell’infermiere un punto di riferimento essenziale. L’esperienza clinica descritta dimostra che la qualità dell’assistenza e la soddisfazione del paziente migliorano quando l’infermiere applica un approccio olistico, basato su valutazione, ascolto e continuità assistenziale.
Investire nella formazione e nella sensibilizzazione del personale infermieristico su questo tema significa migliorare la qualità della vita dei pazienti e promuovere una cultura del sollievo dal dolore come parte integrante della cura.

Bibliografia essenziale
  1. ​Legge 15 marzo 2010, n. 38 – “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”.
  2. International Association for the Study of Pain (IASP). Pain Definitions and Classifications. 2020.
  3. Ministero della Salute. Linee guida sulla terapia del dolore e cure palliative. 2019.
  4. F. Bianchi, G. Rossi. La valutazione del dolore in ambito infermieristico: strumenti e buone pratiche. Professioni Infermieristiche, 2021; 74(2):45–52.
  5. ​D. Pasero, M. McCaffery. Pain Assessment and Pharmacologic Management. Elsevier, 2011.

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