Carenza personale infermieristico nelle RSA. Galante (M5S) contesta la delibera che consente sostituzioni infermiere con gli OSS fino al 31/12/2025: “Non si risolve sostituendo gli infermieri con gli OSS”. Vedi Delibera
“La carenza di personale infermieristico nelle RSA non può essere risolta sostituendo gli infermieri con gli OSS. Per questo sono contrario alla delibera con cui la giunta regionale autorizza le RSA per persone anziane non autosufficienti, seppure in via provvisoria e fino al 31 dicembre 2025, a sostituire la figura dell’infermiere con quella dell’OSS entro il limite del 50% dello standard minimo di personale infermieristico previsto dalla normativa regionale vigente. Sulla salute dei pazienti non si possono fare passi indietro e non vorrei che questo fosse il primo passo per ridurre i requisiti di accreditamento”.
Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.
“Siamo tutti consapevoli dell’esodo di infermieri dal privato al pubblico – continua Galante – ma non si risolve il problema pensando che OSS e infermieri siano ‘intercambiabili’. La relazione tra infermiere e paziente fa parte del percorso di cura, tanto che all’articolo 4 del codice deontologico delle professioni infermieristiche è scritto che : ‘l’infermiere cura creando con le persone una relazione in cui l’empatia è una componente fondamentale’.
OSS e infermieri sono figure con competenze diverse che devono integrarsi per garantire la migliore assistenza: non si può chiedere agli OSS di farsi carico di maggiori responsabilità a fronte di trattamenti economici inadeguati, aggravando ulteriormente il carico di lavoro sugli infermieri rimasti. Così come a nessuno verrebbe in mente di far fronte alla carenza di medici sostituendoli con gli infermieri. Il sistema sanitario ha ruoli ben definiti che vanno rispettati affinchè tutto funzioni al meglio. È necessario equiparare gli stipendi e le tutele contrattuali del personale sanitario che opera nelle strutture private con quelli di chi lavora nel pubblico. Serve la revisione del regolamento 4/2019 per venire incontro alle strutture e allo stesso tempo garantire la migliore assistenza. Un impegno che portiamo avanti da anni e speriamo venga attuato nella prossima legislatura”.
Redazione NurseTimes
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