Nonostante l’accordo Stato‑Regioni del 3 ottobre 2024, la Regione Puglia non ha ancora attivato i percorsi formativi per le nuove figure socio‑sanitarie, denunciato da Perruggini di Welfare a Levante.
A oltre otto mesi dall’accordo sancito dalla Conferenza Stato‑Regioni del 3 ottobre 2024, la Regione Puglia non ha ancora avviato i corsi per l’Operatore Socio Sanitario con formazione complementare (OSSS) e la nuova figura dell’Assistente Infermiere.
L’intesa – formalizzata con l’atto rep. n. 176/CSR – prevedeva la revisione del profilo OSS e l’istituzione dell’Assistente Infermiere, con l’obiettivo di rinforzare il welfare territoriale, in RSA e centri diurni.
Le richieste di Welfare a Levante
Antonio Perruggini, presidente dell’Associazione di Categoria Welfare a Levante, ha lanciato un appello urgente all’assessore regionale alla Formazione, Sebastiano Leo.
«Chiediamo di dare concreta attuazione a quanto già deciso a livello nazionale – attraverso l’attivazione di percorsi formativi per queste figure, come avviene da tempo in molte altre regioni italiane».
L’associazione sottolinea come l’introduzione delle nuove figure sarebbe cruciale per migliorare l’organizzazione e l’efficienza dei servizi rivolti a persone anziane non autosufficienti e disabili.
Contesto nazionale: un’innovazione attesa
Con l’ok della Conferenza Stato‑Regioni, l’Assistente Infermiere diviene operatore qualificato, al quale si accede tramite percorso formativo dopo la qualifica OSS.
Le Regioni sono chiamate a definire fabbisogno, criteri di accesso e modalità dei corsi, ma la Puglia sembra essere ferma sul palo nonostante il via libera centrale di ottobre 2024.
Coordinamento sociosanitario e tariffe
Il ritardo pugliese arriva proprio mentre l’assessorato alla Salute ha istituito un Tavolo Tecnico per il riordino del settore sociosanitario, che include aggiornamento normativo, revisione delle tariffe ferme al 2020 e definizione dei fabbisogni assistenziali .
Impatti e implicazioni del ritardo
Secondo Perruggini, l’assenza di OSSS e Assistente Infermiere ostacola:
- L’ottimizzazione dell’organizzazione interna delle RSA e dei centri diurni;
- La qualità dell’assistenza sociosanitaria verso le categorie più fragili;
- Il pieno allineamento del sistema regionale con le linee guida nazionali.
«Siamo di fronte a un’occasione che non può più essere rinviata», conclude Perruggini, chiedendo un intervento urgente per “colmare il ritardo accumulato” .
Redazione NurseTimes
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