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Puglia, mancano infermieri nelle Rsa: Regione valuta assunzioni a tempo determinato

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Lucca, infermieri e oss in fuga verso le strutture pubbliche: Rsa vicine al collasso
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Lo prevede una circolare trasmessa ai direttori generali delle Asl. Si valuta anche la possibilità di ricorrere, fino al 31 dicembre, a professionisti che abbiano conseguito la qualifica all’estero.

“Al fine di andare in soccorso alle strutture” sociosanitarie private e accreditate “che lamentano una difficoltà a reperire la disponibilità di infermieri, si ritiene possibile ricorrere all’assegnazione temporanea di personale infermieristico da parte delle Asl”.

È quanto comunica la Regione Puglia in una circolare trasmessa ai direttori generali delle Asl, rispondendo così alle richieste e alle proteste della associazioni di categorie delle Rsa, che negli ultimi mesi hanno più volte lamentato di aver “subito un improvviso depauperamento di infermieri a causa dell’aumentato fabbisogno di tali figure professionali in capo alle Asl a causa della pandemia”. Per rendere operativo il contenuto della circolare, la Giunta regionale dovrà “approvare uno schema di convenzione che disciplini i rapporti tra le parti”.

Quindi infermieri in servizio presso le strutture pubbliche potrebbero essere impiegati, emergenza sanitaria permettendo, nelle RSA pugliesi.

Sempre per rispondere alle esigenze di queste strutture, nella circolare a firma del direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, e dell’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, si estende alle Rsa “impegnate nell’emergenza Covid” anche la possibilità, fino al 31 dicembre 2021, di assumere a tempo determinato infermieri che “abbiano conseguito la qualifica professionale all’estero”, sulla base di una legge nazionale approvata nel marzo 2020 nell’ambito dei provvedimenti legati all’emergenza sanitaria, “salvo diversa lettura della norma da parte del ministero della Salute, con il quale sarà attivata apposita interlocuzione”.

Antonio Perruggini, presidente di Welfare a Levante, associazione che rappresenta oltre cento strutture, esprime “soddisfazione per la decisione adottata dalla Regione, auspicando che si sia così concretizzata la svolta da tempo invocata”.

Redazione Nurse Times

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