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Addio formalina: il Gaf rivoluziona la conservazione dei tessuti

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Si è svolto a Roma, presso il Parlamentino Inail, il convegno dal titolo “Oltre la formalina: Gaf come nuovo standard di sicurezza e qualità nella fissazione tissutale”. All’evento hanno preso parte il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori, il sovrintendente sanitario centrale Patrizio Rossi, il direttore del dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, Giovanna Tranfo.

Il convegno sul Gaf (Glyoxal Acid Free), soluzione biotecnologica innovativa sviluppata in Italia per sostituire la formalina (fissativo a base di formaldeide, sostanza classificata come cancerogena dall’Unione Europea) è stato promosso da Istituto e Università di Padova con il patrocinio delle principali società scientifiche italiane. Durante l’incontro è stata presentata a istituzioni e operatori un’alternativa più sicura per strutture sanitarie, laboratori di anatomia patologica e medicina legale.

Massimo Montisci

“Il Gaf – spiega, all’agenzia Dire, Massimo Montisci, professore ordinario di Medicina legale all’Università degli Studi di Padova – è un fissativo modificato chimicamente per renderlo più performante e più attivo, che ha proprio l’obiettivo di fissare i tessuti biologici e consentire poi la loro conservazione e la loro successiva analisi”.

I vantaggi dell’uso del Gaf, che viene prodotto chimicamente da aziende tra cui alcune sono inserite nel contesto accademico, sono essenzialmente due: uno relativo alla sicurezza e uno all’efficacia in termini di preservazione dei tessuti.

“Il primo – spiega l’esperto – è rappresentato dal fatto che il Glyoxal Acid Free non è tossico e non è volatile, contrariamente all’altra sostanza che viene attualmente utilizzata, ovvero la formalina, che invece è tossica, cancerogena e volatile. Ovviamente, questo pone l’uso del Gaf in un contesto di maggiore sicurezza per tutti gli operatori sanitari e non solo, perché la formalina e il Gaf vengono impiegati anche in contesti industriali”.

Sempre Montisci: “Il secondo vantaggio è rappresentato dal fatto che il Gaf ha un’efficacia pari alla formalina per quanto riguarda l’aspetto istologico, per i fissativi e i preparati istologici, ma è migliore della formalina per quanto riguarda, invece, la resa immunoistochimica e, soprattutto, per le analisi di biologia molecolare, dunque per la conservazione e successiva analisi del Dna”.

Conclude Montisci: “Dati scientifici sono ormai consolidati sia per quanto riguarda la non tossicità e la sicurezza della sostanza, sia per quanto riguarda l’efficacia in termini diagnostici, quindi di resa della sostanza. Adesso si tratta di aprire la mente e di iniziare a usare il Gaf: un po’ come è stato il cambio dalla benzina al diesel e dal diesel ai motori elettrici. È un cambio di mentalità che, pian piano, deve prendere piede”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Agenzia Dire

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