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Infermieri abusivi scoperti nella casa di riposo: terapie somministrate da Oss e addetti alle pulizie

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Carabinieri Nas foto generica
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Nas, Ats Insubria e Ispettorato del Lavoro denunciano quattro operatori e il legale rappresentante per somministrazione illegale di farmaci

Como, 14 giugno 2025 – I militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Milano, insieme ai tecnici di Ats Insubria e all’Ispettorato del Lavoro di Como, hanno effettuato un controllo ispettivo presso il “Pensionato San Giuseppe”, una casa di riposo in via Tommaso Grossi 19, con 41 posti letto per anziani autosufficienti e non.

Dalle verifiche è emerso che quattro dipendenti – un operatore socio-sanitario (OSS) e tre addetti alle pulizie – svolgevano attività riservate agli infermieri, come la preparazione e somministrazione di terapie farmacologiche, benché non detenessero la qualifica richiesta. Sono stati pertanto denunciati per esercizio abusivo della professione infermieristica  .

Denuncia del legale rappresentante: omissione aggravata

Oltre agli operatori, è stato denunciato anche il legale rappresentante della struttura, ritenuto responsabile per omissione – per aver permesso ai quattro dipendenti non qualificati di svolgere mansioni per le quali non erano abilitati. Il fascicolo è stato trasmesso alla Procura di Como, che deciderà sui successivi passi giudiziari.

Il reato di esercizio abusivo della professione infermieristica è punito in base all’articolo 348 del Codice Penale italiano. Ecco cosa si rischia:

Pena detentiva e multa
  • Reclusione da 6 mesi fino a 3 anni e multa da 10.000 a 50.000 € se si esercita una professione (come quella infermieristica) senza l’abilitazione richiesta dallo Stato 
  • Se l’abuso coinvolge un professionista che ha istigato altri o ne ha diretto l’attività abusiva, la pena sale a reclusione da 1 a 5 anni e multa da 15.000 a 75.000 € 
Sanzioni accessorie e disciplinari
  • Pubblicazione della sentenza di condanna.
  • Confisca delle attrezzature o strumenti utilizzati per esercitare in modo abusivo 
Aggravanti in caso di danno alla salute

Se dalla condotta abusiva derivano danni alla salute (ad esempio lesioni o complicazioni), possono aggiungersi altri reati come:

  • Lesioni colpose – art. 590 c.p.
  • Omicidio colposo – art. 589 c.p., nei casi più gravi 
Procedibilità e prescrizione
  • Il reato è procedibile d’ufficio: le autorità possono avviare indagini anche senza una denuncia da parte della vittima 
  • Il termine di prescrizione è di 6 anni dalla cessazione dell’attività abusiva – o fino a 7 anni e 6 mesi in presenza di atti interruttivi 
In sintesi

Chi somministra farmaci o svolge attività infermieristiche senza titoli rischia:

  • Reclusione (6 mesi–3 anni)
  • Multa (10k–50k €)
  • Confisca dei mezzi usati
  • Interdizione professionale
  • Aggravanti se causati danni alla salute

Se l’accusa coinvolge un’organizzazione o un professionista che dirige altri, le pene aumentano fino a 5 anni di carcere e 75.000 € di multa.

È un reato grave, tutelato dallo Stato per salvaguardare la sicurezza dei pazienti, garantire diligenza professionale e mantenere fiducia nel sistema sanitario.

Redazione NurseTimes

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