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Si aggrava la posizione di Paola Pettinà: la falsa oss, ora in carcere, è indagata per 4 morti sospette

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Non solo l’omicidio dell’81enne Imelda Stevan, morta il 13 luglio del 2023, per il quale è finita nel carcere di Montorio, a Verona. E’ indagata per altri tre decessi, Paola Pettinà (foto), la falsa badante 46enne di Sandrigo (Vicenza) che avrebbe intossicato con dosi letali di farmaci gli anziani di cui si occupava, spacciandosi per assistente socio-sanitaria. Il conto delle morti sospette di cui sarebbe artefice sale dunque a quattro, mentre sarebbero cinque i tentati omicidi, gtra cui quello dell’ex compagno.

Come riferiscono i quotidiani locali, dalle indagini dei carabinieri emergerebbe che Pettinà somministrava alle sue presunte vittime un mix di Tavor, Xanax e Lorazepam, provocando loro uno stato di semi-incoscienza. Per procurarsi tali medicinali presentava alle farmacie fotocopie di ricette in bianco, assicurando di possedere a casa gli originali. Un dettaglio emerso dopo che i carabinieri hanno controllato 25 farmacie, accertando che “Paolina” – così si faceva chiamare – aveva acquistato 272 confezioni di Xanax nell’arco di pochi mesi.

Pettinà si è avvalsa della facoltà di non rispondere di fronte al gip nell’udienza di convalida dell’arresto (respinta la richiesta della difesa di una misura meno afflittiva, come i domiciliari con braccialetto), avvenuto proprio all’uscita di una farmacia dove aveva comprato dello Xanax, medicinale da cui era dipendente. E ora i famigliari di Imalda Stevan vogliono conoscere tutta la verità sulla morte della loro congiunta: “L’abbiamo portata in ospedale tre volte. Era spenta e non sapevamo cosa avesse. Siamo distrutti e arrabbiati. Vogliamo giustizia”.

Ancora sconosciuto il movente, ma per gli inquirenti è un elemento secondario rispetto all’oggettiva gravità delle condotte poste in essere. Ai carabinieri che eseguivano l’ordinanza la donna ha detto: “So di aver esagerato con i farmaci, ma non volevo far loro del male”. Con lo stesso metodo avrebbe tentato di uccidere anche l’ex compagno, Domenico Moletta, di San Pietro in Gù. Ciò accadeva nel marzo 2024, un anno dopo che la madre 75enne di lui, Alessandra Balestra, assistita dalla stessa Pettinà, era morta in circostanze sospette.

E proprio quello della “suocera” è uno dei decessi per i quali Pettinà è indagata. Gli altri sono quelli dell’84enne Graziella Pulliero, morta il 19 febbraio del 2024, poco prima del marito Romano Rossi, morto il 1° marzo del 2024. Sui casi Balestra, Pulliero e Rossi il gip è tuttavia cauto, poiché gli accertamenti medico legali hanno fornito responsi contrastanti. Le prove sul decesso di Imelda Stevan, invece, sembrano essere più solide.

Redazione Nurse Times

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