Sino al 31 dicembre 2024 continuerà a essere consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario (oss) ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare la loro professione in Italia. Lo riferiscono mnistero del Lavoro e delle politiche sociali, ministero dell’Interno e ministero dell’Istruzione in una nota pubblicata sul sito Integrazionemigranti.gov.it.
Si tratta di una deroga rispetto alla procedura ordinaria sul riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero abilitanti l’esercizio delle professioni (D.lgs. 368/99 e art. 49 e 50 D.P.R. 394/1999). Tale procedura agevolata, inizialmente prevista, dall’art. 34 del DL 21/2022 (così per come modificato dalla legge di conversione n. 51/22) fino al 4 marzo 2023, è stata successivamente prorogata dal D.L. n. 16/2023 fino al 31 dicembre 2023. Con la conversione in legge del cosiddetto Decreto Milleproroghe la disciplina derogatoria è stata ora confermata anche per tutto il 2024, in considerazione del protrarsi dello stato di emergenza.
La disciplina derogatoria permette l’esercizio temporaneo delle professioni sanitarie e sociosanitarie agli ucraini in possesso di una qualifica professionale conseguita all’estero, regolamentata dalle direttive dell’Unione Europea e in possesso di un Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati.
Quest’ultimo nasce da un progetto del Consiglio d’Europa per facilitare il riconoscimento delle qualifiche anche in assenza della documentazione completa. É un documento che contiene la valutazione del possesso della qualifica, nonché informazioni relative alle esperienze lavorative e alle competenze linguistiche dei rifugiati e delle persone assimilate ai rifugiati, conforme a quanto stabilito dalla Convenzione di Lisbona. La procedura di rilascio EQPR prevede che il candidato crei il proprio account sulla piattaforma EQPR IT Platform. A questo punto si attiva la procedura che prevede due fasi:
- la compilazione, da parte del candidato, di un questionario con le informazioni relative al percorso scolastico, alle lingue parlate e alle esperienze lavorative. Detto questionario è inviato prima dell’intervista e va compilato in maniera autonoma dalla persona interessata;
- il sostegno, da parte del candidato, di un colloquio davanti a una commissione di valutatori esperti, che hanno valutato il questionario.
I professionisti interessati dovranno poi depositare presso la struttura sanitaria che procede al reclutamento temporaneo la documentazione attestante il possesso della qualifica professionale sanitaria o di operatore socio-sanitario, munita di traduzione asseverata presso il tribunale.
Redazione Nurse Times
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