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Asso (Como), lavoratori della Rsa sul piede di guerra: “Non possiamo andare avanti così”

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Asso (Como), lavoratori della Rsa sul piede di guerra: "Non possiamo andare avanti così"
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“Non possiamo più andare avanti così. Oltre alla cronica carenza di personale, legata anche alla fuga di operatori sanitari e sociali, denunciamo le difficoltà organizzative e gestionali della struttura, che ricadono sempre sulle spalle di chi lavora”. Così, in una nota congiunta, Flavio Concil (Fp Cgil Como), Angelo Goffredi (Cisl Fp dei Laghi) e Patrizia Bologna (Uil Fpl del Lario e Brianza), che si fanno portavoce dei disagi con cui sono alle prese i dipendenti della Residenza San Giovanni, casa di riposo di Asso, in provincia di Como.

“I lavoratori e le lavoratrici – proseguono i sindacalisti – hanno respinto la proposta di Emmaus (società che gestisce la casa di riposo, ndr) di dare un ticket a chi si rende disponibile a tornare in servizio per coprire le assenze dei colleghi. Assenze che sono generate anche situazioni di stress lavoro-correlato. Infatti l’assemblea del personale ha posto l’accento sui carichi di lavoro estenuanti, certamente non risolvibili con il pagamento di un ticket. Inoltre la società applica un contratto collettivo nazionale non firmato da sindacati rappresentativi, in quanto non prevede tutele adeguate e salari dignitosi”.

E ancora: “La salute non è e non può diventare una merce. La situazione è insostenibile e i dipendenti hanno chiesto alle organizzazioni sindacali di continuare la battaglia per ottenere condizioni di lavoro dignitose e uno stipendio adeguato, oltre a rivedere l’organizzazione del lavoro per consentire a tutti di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Se queste condizioni non cambieranno presto, senza accampare scuse sulla difficoltà a trovare personale, siamo pronti a chiedere l’intervento dell’Ispettorato nazionale del lavoro e anche a proclamare lo stato di agitazione del personale”.

Redazione Nurse Times

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