Un infermiere in servizio al Pronto soccorso dell’Aou Gaetano Martino di Messina è stato aggredito durante il turno di notte dai famigliari di una paziente che si trovava in sala visita, peraltro già valutata e stabilizzata dai medici dell’ospedale. Colpito con calci e pugni al volto, è stato medicato, per poi essere dimesso con una prognosi di 25 giorni.
Anche uno degli operatori del servizio di vigilanza, accorso in aiuto dell’infermiere, è stato ferito (alla mano): per lui i giorni di prognosi sono sei. I carabinieri stanno ora provvedendo ad acquisire i filmati delle videocamere di sorveglianza. “Il tema delle aggressioni al personale sanitario continua purtroppo a essere attuale”, sottolinea il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito.
“Già in più occasioni, durante la permanenza nella zona triage, i parenti del malato, nonostante fossero stati più volte invitati a recarsi in sala d’attesa, avevano attaccato anche verbalmente l’infermiere, fingendo le dimissioni del loro congiunto e creando trambusto mentre era in corso la gestione di un codice rosso e di altri casi urgenti”, si legge in una nota dell’Aou Gaetano Martino.
“Data la presenza di una particolare situazione di fragilità della paziente – prosegue la nota -, i sanitari avevano richiesto una documentazione specifica per procedere alla dimissione della signora, poiché era stata rifiutata la proposta di ricovero suggerita dai medici. Nel momento in cui è stato possibile soddisfare tale volontà l’infermiere è uscito per restituire un documento della paziente ed è stato aggredito con calci e pugni al volto dai familiari”.
Redazione Nurse Times
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