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Antibiotico-resistenza 2024, lo stato dell’arte: convegno a Trento

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Antibiotico-resistenza 2024: lo stato dell'arte. Aggiornamento e riflessioni delle professioni sanitarie
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Il progressivo aumento dell’antibiotico-resistenza è un’emergenza sanitaria a livello mondiale. Già ora, in Europa, più di 25 mila persone ogni anno muoiono per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, ma è nettamente diversa la distribuzione tra i vari Stati. L’Italia, con 11mila decessi all’anno, è tra i Paesi con i numeri più alti, preceduta solo dalla Grecia. Questo problema comporta una maggior morbilità e una riduzione della speranza di vita.

Anche il rischio di acquisire un’infezione da batteri resistenti è nettamente maggiore nel nostro Paese rispetto a quelli del Nord Europa. Questa situazione, se non contrastata, impedirà le cure anche nelle infezioni più lievi, renderà oltremodo rischioso ogni intervento chirurgico e impossibile la gestione dei pazienti nei reparti critici (es. rianimazione).

Lo scorso anno è stato organizzato a Trento il Convegno nazionale “Antibiotico-resistenza: una pandemia silenziosa”, dove questi dati sono stati evidenziati ed è emersa la necessità di un intervento multidisciplinare e multifattoriale secondo la visione One Health, che considera in modo integrato la salute umana, animale e ambientale.

A questo scopo i rappresentanti degli Ordini professionali dei medici e degli odontoiatri, dei veterinari, delle professioni infermieristiche e dei farmacisti hanno costituito un gruppo di lavoro che ha preparato un manifesto da diffondere in tutti gli ambiti (studi medici, farmacie, ospedali, ambulatori infermieristici, strutture sanitarie) per informare la cittadinanza.

Inoltre ha organizzato per sabato 12 ottobre, a Trento (Sala NEST, via Solteri 97), un aggiornamento comune per tutti gli iscritti per valutare, a un anno di distanza, come si è modificata la situazione, quali sono le buone pratiche o le criticità emerse a livello locale. E’ la prima volta che medici, odontoiatri, veterinari, infermieri e farmacisti si confrontano tra loro. E questo è molto importante, perché per contrastare questo fenomeno è indispensabile una sinergia tra tutte le professioni sanitarie.

Redazione Nurse Times

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