Al Pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento, a Verona, è stato presentato un nuovo dispositivo indossabile wireless anti-aggressione che tra qualche settimana sarà operativo a maggiore protezione del personale sanitario e degli utenti. Si tratta di un piccolo strumento simile a un normale tesserino identificativo, che integra sicurezza clinica e gestione operativa, tutelando anche la privacy.
Ideato dal Servizio tecnico dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata (Aoui) di Verona e realizzato insieme alle aziende Stt e TapMyLife, consiste in una tecnologia radio ibrida con un’antenna di copertura di tutto il reparto, che diffonde la localizzazione indoor di precisione ottenuta attraverso rilevatori bluetooh a basso consumo Ble. Da ottobre sarà disponibile in tutti e quattro i Pronto soccorso dell’Azienda: Borgo Trento, Borgo Roma, Pediatrico e Ginecologico.
Il personale in turno disporrà dei dispositivi indossabili, porta badge, con un pulsante rosso che permette di inviare un alert istantaneo in caso di aggressione o di rischio. Il dispositivo attiva non solo un allarme sonoro, ma anche un sistema di geolocalizzazione interna. La posizione dell’operatore in difficoltà sarà mostrata immediatamente su tutti i monitor installati nelle varie zone strategiche del Pronto soccorso, mentre al Triage c’è un monitor con la planimetria che si accende nella zona interessata. In questo modo, l’operatore potrà essere raggiunto tempestivamente dal personale più vicino.
La novità più importante, quindi, è che non si tratta di una difesa individuale, bensì di un sistema corale: colleghi e personale nelle vicinanze possono intervenire subito, riducendo il rischio di conseguenze gravi. Allo stesso tempo la privacy degli operatori è garantita: la geolocalizzazione si attiva solo al momento dell’allarme, e non durante l’intero turno di lavoro.
“Questo sistema rientra nella più generale innovazione di navigazione indoor dentro i nostri ospedali per guidare i pazienti – spiega il direttore generale dell’Aoui Verona, Marco Callisto Bravi -. Oggi vediamo la prima applicazione dell’apparato tecnologico sul fronte della sicurezza per gli operatori. Infermieri, medici e oss in turno avranno un dispositivo indossabile, il classico porta badge, con un pulsante che in tempo reale permette di lanciare l’allarme. È una vittoria della tecnologia al servizio della tranquillità del personale sanitario”.
Aggiunge Ciro Paolillo, direttore del Pronto soccorso di Borgo Trento: “Questo dispositivo permette all’operatore di non essere mai solo. Un gesto semplice, come premere un pulsante, può attivare l’aiuto dei colleghi e contenere rapidamente situazioni di pericolo, senza violare la privacy del personale”.
Al Pronto soccorso di Borgo Trento, nei primi otto mesi del 2025, sono stati segnalati 30 episodi di violenza ai danni del personale sanitario: un dato in linea con il 2024 (41 casi in tutto l’anno), ma nettamente superiore al 2023 (24 casi). La maggior parte delle aggressioni riguarda infermieri e oss, in prevalenza donne. Nell’80% dei casi gli aggressori sono uomini in stato di alterazione da alcol o sostanze.
Redazione Nurse Times
Articoli correlati
- Verona, infermieri aggrediti al Pronto soccorso di Borgo Trento. La rabbia di Uil Fpl: “Mani al collo, calci e pugni. Situazione inaccettabile”
- Verona, infermiere preso a calci e pugni: arrestato l’aggressore
- Verona, morì in sala d’attesa: tutti assolti gli indagati (oltre 50)
- Unisciti a noi su Telegram https://t.me/NurseTimes_Channel
- Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
- Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
- Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
- Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento