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Cosenza, vaccino anti-Covid in cambio di sangue. La denuncia

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Il gesto dell'infermiere che dona il sangue sei volte per aiutare i malati gravi
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Le dosi di vaccino contro il coronavirus in Calabria scarseggiano. E purtroppo, sembra che non sempre le priorità stabilite dal ministero della Salute vengano rispettate. Anzi, in una mail di Adovos (Associazione Donatori Volontari) vi è la promessa di ricevere il vaccino dopo una donazione di sangue.

La denuncia parte da una puntata di “Non è l’Arena”, trasmissione condotta da Massimo Giletti in onda su La7.

L’inviato Daniele Bonistalli, ha visitato via degli Stadi, dove è ubicato uno dei principali hub per tamponi e vaccini, la porta del centro vaccinale era chiusa e, al telefono, il giornalista riceve un messaggio chiaro: “Cosenza oggi non vaccina, le dosi sono finite“.

Mentre la carenza di vaccini a Cosenza crea qualche disagio, Bonistalli mostra una mail dell’Adovos (Associazione Donatori Volontari) che comunica, in data 21 febbraio, il via alla campagna vaccinale per i propri iscritti.

Nella mail, inoltre, si specifica che il vaccino può essere somministrato solo dopo la donazione.

“Fino a dieci giorni fa abbiamo vaccinato dieci donatori al giorno” affermano al telefono dal Centro Trasfusionale di Cosenza. Francesco Zinno, direttore del Centro Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, ha dichiarato, sulla questione: “Quando ci siamo resi conto che le dosi non erano disponibili, abbiamo interrotto”.

Gli operatori del Centro Trasfusionale, inoltre, percepiscono una percentuale in base alle donazioni di sangue. Nel 2019 sono stati richiesti incentivi per 67mila euro.

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