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Uil Fpl Massa Carrara: “Oss utilizzati come infermieri in sala operatori al Monsterio”. La replica: “Non è vero”

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Operatori socio-sanitari utilizzati per porre rimedio alla cronica carenza di infermieri: una pratica sempre più diffusa in tutte le aziende sanitarie e ora anche alla Fondazione Monasterio, che rischia di esporre gli stessi lavoratori a rischi notevoli, professionali e legali, solo per rispondere a logiche opportunistiche ed esigenze economiche. Malgrado vari incontri e segnalazioni costanti, continua, anzi peggiora, la pratica di utilizzare il personale oss in sala operatoria cardiochirurgica dove si svolgoino attività di cui non abbiamo bisogno di sottolineare la complessità lavorativa”. Lo denuncia Claudio Salvadori, segretario di Uil Fpl Massa Carrara.

E ancora: “Il personale oss deve sempre operare sotto la supervisione dell’infermiere. Nessun oss può sostituire un infermiere nelle specifiche funzioni in sala operatoria. Invece ci viene riferito che il personale oss sarebbe utilizzato in maniera impropria anche nelle tre sale operatorie in attività. Oltre a evidenziare l’utilizzo inadeguato, ci impone di chiedere alla direzione come pensa di intervenire qualora uno strumentista abbia necessità di un cambio. Ricordiamo che in quel contesto gli interventi durano anche ore. Cosa pensa di fare la Fondazione? Riteniamo le risposte avute fino a oggi inefficienti”.

La replica della Fondazione Monasterio 

“La tematica è già stata oggetto di discussione con le organizzazioni sindacali – replica Maurizio Petrillo, direttore della Fondazione Monasterio -. Precisiamo che il modello utilizzato nelle sale operatorie della Cardiochirurgia prevede attività degli infermieri e degli oss organizzate per competenze, con scrupolosi piani di inserimento. Non si prevede che gli oss svolgano compiti propri degli infermieri in loro sostituzione”.

Insomma, dalla Fondazione Monasterio negano tutto: “Gli infermieri, nel blocco operatorio, sono sempre presenti in misura adeguata anche a garantire, in qualsiasi momento, una pronta sostituzione. In particolare la figura dello strumentista, cui si riferisce la Uil, viene sempre e comunque sostituita da un altro strumentista altrettanto esperto, né potrebbe essere altrimenti. Tale modello non ha lo scopo di far fronte a carenze di personale infermieristico ed è stato realizzato nello scrupoloso rispetto delle prerogative dei professionisti coinvolti, sempre adeguatamente formati nelle specifiche mansioni”.

Conclude Petrillo: “Il tema è stato anche approfondito con l’Ordine delle professioni infermieristiche, le cui valutazioni hanno evidenziato che non vi è alcun abuso di professione da parte degli oss e che il modello garantisce piena sicurezza per gli operatori, nonché per i pazienti, la cui tutela è il costante e quotidiano obiettivo per tutti gli operatori di Monasterio”.

Redazione Nurse Times

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