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Promozione della salute nelle scuole: esperienze della Uoc Materno infantile e medicina di genere dell’Asl Napoli 3 Sud tra affettività, prevenzione e contrasto al bullismo

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Abstract

La promozione della salute in ambito scolastico rappresenta una strategia fondamentale per l’educazione e il benessere delle nuove generazioni. La Uoc Materno infantile e medicina di genere dell’Asl Napoli 3 Sud ha sviluppato due programmi innovativi: “Il consultorio mi vuole bene” e “Incontriamoci”, finalizzati rispettivamente alla promozione della salute sessuale e affettiva e alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo omotransfobico.

Nell’anno scolastico 2024/2025 oltre 19.500 studenti sono stati coinvolti attivamente, con un forte apprezzamento da parte degli adolescenti, che richiedono un ampliamento degli interventi educativi sull’affettività. Le esperienze raccolte rappresentano una buona pratica riconosciuta anche a livello ministeriale.

Introduzione

La scuola è un contesto privilegiato per attuare interventi di promozione della salute, in particolare nella fascia adolescenziale, dove la formazione affettiva, sessuale e sociale è cruciale per lo sviluppo identitario e relazionale. La Uoc Materno infantile e medicina di genere dell’Asl Napoli 3 Sud ha da anni avviato un’azione sistemica e strutturata sul territorio scolastico, integrando dimensioni educative, sanitarie e culturali.

I programmi attivati

“Il consultorio mi vuole bene” è un programma concepito per:

  • promuovere la conoscenza del consultorio familiare come spazio di ascolto, prevenzione e cura;
  • favorire la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST);
  • sensibilizzare gli adolescenti alla vaccinazione anti-Hpv;
  • avviare un percorso di educazione ai sentimenti e all’affettività.

Durante l’anno scolastico 2024/2025 il programma ha raggiunto oltre 12mila studenti tra scuole secondarie di primo e secondo grado.

“Incontriamoci” è un programma che mira a:

  • contrastare fenomeni di bullismo e cyberbullismo, con particolare attenzione alle forme omotransfobiche;
  • promuovere una cultura del rispetto, dell’inclusione e della non discriminazione.

Ha coinvolto 7.500 studenti, con attività partecipative, laboratori e incontri guidati da operatori esperti del consultorio.

Il consultorio familiare “Incontra”

Nel territorio dell’Asl Napoli 3 Sud è attivo il consultorio “Incontra”, uno spazio dedicato all’accoglienza e al supporto delle persone trans e con identità non binarie. Questa esperienza è stata riconosciuta dal ministero della Salute come buona pratica nazionale, in quanto esempio concreto di medicina di genere applicata sul territorio.

Risultati e feedback

L’analisi dei questionari di gradimento somministrati agli studenti al termine dei percorsi ha evidenziato:

  • un alto livello di soddisfazione per la qualità degli interventi;
  • una richiesta esplicita di maggiore spazio agli incontri sull’educazione all’affettività e alla gestione delle emozioni;
  • il riconoscimento del consultorio come luogo sicuro e accessibile, anche per le tematiche di genere.

Discussione

I risultati ottenuti sottolineano l’importanza di investire nella continuità di questi programmi, rafforzando il ruolo del consultorio familiare all’interno della comunità scolastica e promuovendo una cultura della salute che integri dimensioni corporee, emotive e sociali. Il successo delle attività, anche in termini quantitativi, conferma l’efficacia di una governance centrata sulla rete territoriale, che ha coordinato con efficacia i percorsi in sinergia con i dirigenti scolastici, operatori sociosanitari ed educatori.

Conclusioni

La promozione della salute in età evolutiva non può prescindere da un’azione integrata che metta al centro la scuola, le istituzioni sanitarie e la comunità educante. Le esperienze della Uoc Materno infantile e medicina di genere dell’Asl Napoli 3 Sud rappresentano un modello replicabile e adattabile in altri contesti regionali e nazionali. 

Dott. Carmine Lambiase

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