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Torino, bufera su Flavia Pirola: infermieri definiti “esecutori” dei medici. Si accende la polemica

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Il gruppo Dem del Comune di Torino e i sindacati contestano le parole della direttrice sanitaria: “Gli infermieri sono professionisti, non semplici esecutori”

Durante una riunione, Flavia Pirola, direttrice sanitaria della Città della Salute di Torino, ha dichiarato che «gli infermieri hanno funzioni esecutorie rispetto ad un mandato medico». Queste parole hanno provocato un’ondata di malcontento sia fra i professionisti infermieristici sia tra le forze politiche locali.

Reazioni delle istituzioni e sindacati

Il gruppo Dem del Comune di Torino ha definito le parole di Pirola «gravi», affermando che «gli infermieri non sono meri esecutori, ma esercitano una professione con competenza e autonomia».

Anche i sindacati di categoria (CGIL, CISL e UIL medici) hanno condannato le affermazioni, sostenendo che «una sanità forte si costruisce insieme» e che «tutte le competenze contano». Hanno inoltre sottolineato che «ogni tentativo, anche implicito, di delegittimare interi settori professionali… rischia di alimentare divisioni».

Il ruolo e l’autonomia degli infermieri

In Italia, gli infermieri sono riconosciuti come professionisti sanitari con competenze teorico-pratiche, autonomia decisionale e responsabilità clinica.

La loro attività non consiste solo nell’eseguire prescrizioni, ma include:

  • valutazione della persona assistita;
  • pianificazione ed erogazione di interventi specifici;
  • comunicazione multidisciplinare e collaborazione clinica;
  • documentazione e gestione dei flussi informativi.

Definire gli infermieri «mero esecutore» significa ignorare un percorso professionale consolidato e riconosciuto a livello normativo e formativo.

Impatto politico e professionale

La polemica coinvolge più soggetti:

  • il Comune di Torino, che attraverso il gruppo Dem ha sollevato la questione in termini politici e istituzionali;
  • i sindacati, che difendono il valore della professione e la coesione tra diversi profili sanitari;
  • gli infermieri stessi, chiamati a riaffermare la loro identità professionale e il loro ruolo cruciale nei servizi sanitari.

L’episodio riporta al centro del dibattito pubblico la necessità di una sanità integrata, rispettosa di tutte le professioni e fondata su competenze certificate, competenza e autonomia.

Al momento, non è stata ancora diffusa una nota ufficiale da parte della Città della Salute o della direttrice Pirola. Tuttavia, fonti interne segnalano che l’azienda ospedaliera potrebbe rilasciare nei prossimi giorni un comunicato formale per contestualizzare o chiarire le parole pronunciate durante la riunione.

Redazione NurseTimes

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