Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi del dott. Alessandro Martinelli dal titolo “Progetto di educazione alla prevenzione primaria, secondaria e diagnosi precoce in ambito oncologico presso l’Istituto “G.Colombatto” di Torino: fattori di rischio, stili di vita, diagnosi precoce del carcinoma del testicolo”, laureatosi presso l’Università degli Studi di Torino, nell’a.a. 2017 – 2018.
…di Alessandro Martinelli
La mia passione per l’oncologia, unita ad alcune mie esperienze personali, mi hanno portato a focalizzare il mio elaborato finale nell’ambito oncologico. Questa scelta è stata successivamente rafforzata e confermata in seguito allo svolgimento di uno dei miei tirocini presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
La mia tesi, in particolare, si colloca nell’ambito oncologico focalizzandosi sull’importante tema della prevenzione e della diagnosi precoce. Questo perché sono rimasto particolarmente colpito dai numeri delle nuove diagnosi di cancro nel 2017 in Italia: parliamo di una stima di circa 369000 nuove diagnosi, con 177000 decessi conseguenti, che collocano i tumori al secondo posto per mortalità dopo le malattie cardiovascolari.
Questi numeri sono notevoli, pensando che 1 uomo su 2 e 1 donna su 3 svilupperanno, nel corso della vita, una diagnosi di cancro.
Considero la prevenzione un potente strumento prezioso, indispensabile e fondamentale per tutti gli operatori sanitari, soprattutto per gli infermieri.
Se si andasse a lavorare maggiormente sulla prevenzione primaria, sulla diagnosi precoce attraverso lo strumento della promozione della salute, in modo tale da informare, sensibilizzare e rendere maggiormente consapevoli le persone, potremmo far sì che questi numeri, sia di nuove diagnosi che di decessi, subiscano nei decenni futuri una sensibile diminuzione.
Nel mio elaborato mi sono soffermato in particolare sul carcinoma del testicolo, ed è per questo che nel mio campione ho incluso soltanto studenti maschi del primo e secondo anno di scuola superiore. Il tumore del testicolo, pur non essendo tra i cosiddetti “big killers”, è il tumore più diffuso nel sesso maschile nella popolazione fino ai 49 anni, con un picco di incidenza che va dai 15 ai 35 anni.
Considerando, quindi, che il sesso maschile, soprattutto in età adolescenziale, è quello più soggetto all’imbarazzo e al tabù nel rivolgersi ad uno specialista in caso di problemi, soprattutto se questi problemi riguardano zone intime del corpo, ho deciso di focalizzare su questo gruppo parte del mio elaborato, approfondendo così il carcinoma del testicolo, in particolare in termini di diagnosi precoce mediante l’ autopalpazione.
ABSTRACT
Introduzione
Ad oggi il cancro si colloca al secondo posto per mortalità dopo le malattie cardiovascolari. L’incidenza in Italia è in aumento, a causa dell’invecchiamento della popolazione e di numerosi fattori di rischio, molti dei quali legati a comportamenti e stili di vita modificabili.
Uno degli strumenti più importanti per la lotta al cancro è la prevenzione, sia primaria che secondaria, grazie alla quale si può agire sull’incidenza e sulla mortalità, attraverso la formazione e l’informazione.
Obiettivo
Valutare le conoscenze di studenti di scuola superiore in materia di prevenzione primaria, secondaria e diagnosi precoce in ambito oncologico, con particolare riferimento al tumore del testicolo, e descrivere l’impatto su tali conoscenze di un intervento educativo mirato.
Materiali e metodi
Lo strumento utilizzato è il questionario che si compone di due parti compilate rispettivamente pre- e post- intervento educativo, che si è basato su una lezione supportata con presentazione power point. L’elaborazione delle risposte è avvenuta tramite analisi statistica descrittiva.
Risultati
Hanno partecipato all’indagine 24 studenti maschi d’età compresa tra i 14 e i 17 anni. Dall’analisi dei dati sono stati individuati i principali argomenti emersi: la prevalenza di fattori di rischio nei rispondenti, le conoscenze scarse circa la prevenzione e il miglioramento nelle risposte dopo l’intervento educativo.
Conclusioni
Dai risultati si conferma l’importanza di interventi educativi focalizzati sulla prevenzione primaria e secondaria in ambito oncologico, rivolti alle popolazioni più giovani. Gli interventi educativi hanno un impatto positivo negli studenti ma dovrebbero essere ampliati anch’essi nelle scuole, magari affidati alla figura dell’infermiere scolastico, realtà purtroppo ancora non identificata in Italia.
Parole chiave: Cancro- prevenzione- fattori di rischio – diagnosi precoce- carcinoma testicolo.
Allegato
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