La tragedia di una giovane mamma è stata resa meno dolorosa grazie ad una particolare legge in vigore nello stato in cui vive.
Emma Woodhouse, ragazza inglese di 27 anni ha subito un distacco della placenta alla 29esima settimana di gravidanza. La donna era incinta di due gemelline, ma solo Bella è riuscita a venire al mondo. La piccola Jessica è deceduta a causa delle complicanze insorte.
Questo ha devastato il morale del nucleo famigliare a tal punto, da spingerli ad accudire il corpo senza vita della sorellina defunta.
In alcuni Stati quali Inghilterra, Australia, Stati Uniti e Germania, la legge permette ai genitori di portare a casa il figlio morto dentro una speciale culla.
Questo “contenitore” è in grado di mantenere stabile la temperatura del corpo in modo da poter rallentare il processo di decomposizione. La regola però prevede un periodo non superiore alle 48 ore. Ad Emma Woodhouse sono invece state concesse due settimane.
I genitori, residenti a Lancaster, hanno potuto cullare e trascorrere del tempo con Jessica, fino a quando il distacco non è diventato meno traumatico. “Sembrava così perfetta, aver passato quelle due settimane con lei e sua sorella è stato meraviglioso, anche se lei era morta. E’ mia figlia, e volevo passare più tempo possibile con lei” racconta Emma al Daily Mail. Anche ai fratellini è stato permesso di stare con la sorella defunta.
Jack, di appena cinque anni, ha potuto anche toccarla. “Era così triste, ma poi l’ha presa in braccio, coccolata e giocato con le mani e piedi di Jessica, è stato così bello vederli insieme”, racconta la mamma.
Gli altri bambini, Mikey di quattro anni e Nicole di due, sono stati invece autorizzati solamente a guardare la sorellina morta nella sua particolare culla. Concluse queste due settimane, la coppia ha optato per la cremazione. L’urna con le ceneri di Jessica è stata quindi posizionata nella cameretta della sorella gemella Bella.
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