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La dott.ssa Sara De Salvo presenta la tesi dal titolo “La gestione extraospedaliera del paziente politraumatizzato: immobilizzazione spinale versus spine motion restriction”, laureatasi presso Università Cattolica Del Sacro Cuore.
ABSTRACT
Il seguente lavoro di tesi indaga la gestione sul territorio del politraumatizzato con particolare riferimento all’utilizzo dell’immobilizzazione spinale posta in relazione con la spinal motion restriction(SMR).
Lo scopo di questo elaborato, è quello di verificare se l’utilizzo delle tecniche di immobilizzazione spinale tradizionale nel politrauma, sono efficaci.
La ricerca è stata condotta eseguendo una revisione libera della letteratura consultando maggiormente le banche date online e motori di ricerca: Google Scholar e Medline. Inoltre sono stati consultati diversi manuali: Ruffinato F.(2007)-Chiaranda M.(2008)-Capucci(2009).Per rispondere alla domanda di ricerca dopo un’attenta lettura del titolo e dell’abstract di 46 articoli, sono stati presi in considerazione 28 articoli, escludendo nel campionamento la popolazione pediatrica.
Da studi già esistenti in letteratura si evince che l’immobilizzazione spinale tradizionale, la cui logica di utilizzo è la prevenzione o minimizzazione del danno secondario al midollo spinale causato da potenziali lesioni della colonna vertebrale, non è poi così efficace ma piuttosto risulta essere un mito da sfatare. L’ immobilizzazione spinale tradizionale determina infatti un’aumento degli esami diagnostici presso il presidio ospedaliero, la possibilità di sviluppare lesioni da pressione, algia generalizzata, depressione respiratoria e aumento della pressione endocranica.
Andranno quindi eliminati concetti e pratiche ormai divenute consuetudine, si dovranno ridiscutere i protocolli di immobilizzazione nel politrauma ed è necessario rimodulare la formazione del personale sanitario ,poiché possa essere utilizzata la spinal motion restriction.
Sara De Salvo
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