Home NT News SHC Sanità: “Difendere il futuro dell’assistenza sanitaria significa tutelare tutte le professioni”
NT NewsO.S.S.

SHC Sanità: “Difendere il futuro dell’assistenza sanitaria significa tutelare tutte le professioni”

Condividi
Condividi

Di seguito la lettera aperta che Antonio Squarcella, segretario generale del sindacato SHC Sanità, ha scritto a Governo, Regioni, ordini professionali e cittadini.

SHC Sanità esprime forte preoccupazione per l’orientamento che la politica sanitaria nazionale sta assumendo, a discapito della qualità dell’assistenza e della valorizzazione delle professioni sanitarie e socio-sanitarie. Il drastico taglio di centinaia di posti nei corsi di laurea in Infermieristica per l’anno accademico 2025-2026, unito all’introduzione improvvisata e non regolamentata della figura dell’assistente infermiere, rappresenta un segnale chiaro di una strategia che indebolisce il sistema, invece di rafforzarlo.

Mentre si prevede un aumento di posti per altri profili professionali, si sceglie di ridurre l’accesso alla professione infermieristica, minando le fondamenta di un Servizio sanitario nazionale, già provato dalla carenza cronica di personale e dalla mancata pianificazione. A fronte di tale emergenza, invece di rafforzare la formazione di qualità, si percorre la strada pericolosa della sostituzione dequalificata.

L’introduzione dell’assistente infermiere, senza una chiara cornice normativa né una definizione delle competenze, rischia di generare confusione organizzativa, conflitti professionali e abbassamento dei livelli di sicurezza e qualità dell’assistenza erogata. L’effetto diretto sarà un progressivo svilimento del ruolo dell’infermiere laureato e un utilizzo strumentale degli oss.

SHC Sanità respinge con fermezza qualsiasi logica di sostituzione che svilisce la formazione universitaria e quella professionale, richiamando la necessità di un modello integrato e coerente, dove ogni figura abbia il proprio ruolo, il proprio riconoscimento, la propria dignità.

Grave e incomprensibile il silenzio di chi dovrebbe rappresentare e tutelare queste categorie. Gli Ordini professionali e le organizzazioni maggiormente rappresentative devono assumersi la responsabilità politica e deontologica di difendere la qualità della formazione e il valore delle competenze.

Noi di SHC Sanità, che rappresentiamo quotidianamente migliaia di operatori socio-sanitari, denunciamo l’assenza di politiche strutturali che valorizzino le figure di supporto come gli oss, troppo spesso dimenticati, sottopagati e ora addirittura bypassati da nuove figure ibride, introdotte senza alcuna visione sistemica.

Il sistema assistenziale non può essere tenuto in piedi con approssimazione e soluzioni emergenziali. Servono investimenti nella formazione vera, nella riqualificazione dei profili storici come gli infermieri generici e le puericultrici, e nella piena valorizzazione del ruolo dell’oss all’interno dei team assistenziali.

Chiediamo con urgenza:

  • il ripristino dei posti tagliati nel corso di laurea in Infermieristica
  • un tavolo interministeriale che affronti con serietà il tema della formazione e del fabbisogno delle figure sanitarie e socio-sanitarie;
  • l’apertura di un confronto vero sull’inquadramento dell’Assistente Infermiere;
  • il riconoscimento pieno della qualifica oss come figura fondamentale per l’assistenza alla persona, sia in ambito sanitario che sociosanitario;
  • l’attivazione di percorsi di valorizzazione e aggiornamento professionale, anche attraverso un registro professionale nazionale.

Questa battaglia non è solo degli operatori del settore, ma riguarda la qualità della sanità pubblica, l’equità di accesso ai servizi, la dignità di chi ogni giorno lavora nei reparti, nelle Rsa, nei servizi domiciliari. Invitiamo ogni os, ogni infermiere, ogni cittadino a riflettere sull’impatto di queste scelte. È tempo di unirsi per una mobilitazione civile, pacifica ma determinata, che rivendichi una sanità costruita su competenze vere e su un’organizzazione giusta.

SHC Sanità sarà sempre dalla parte dei lavoratori e della qualità dell’assistenza. Non accetteremo mai scorciatoie che svuotano di senso il lavoro, la professionalità e il diritto alla salute. Sanità non è improvvisazione. È responsabilità, rispetto e programmazione.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
NT NewsRegionaliVeneto

Mangia formaggio derivante da latte crudo: bimbo di un anno ricoverato in gravi condizioni

L’ingestione di un formaggio derivante da latte vaccino crudo e contaminato dal...

CittadinoNT NewsOncologiaRegionaliVeneto

Mappatura dei nei, Fondazione Melanoma: “Polemica sul Veneto rischia di indebolire la prevenzione”

Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma, prende posizione sulla recente polemica, partita...

NT NewsPiemonteRegionali

Nursind Piemonte: “Infermieri sempre più in sofferenza alla Città della Salute di Torino”

Di seguito una nota della segreteria regionale di Nursind Piemonte. Sono 375....