Home Infermieri Normative Sentenza della Cassazione sul rimoborso quota d’iscrizione all’albo: la posizione della presidente della FNC Ipasvi Mangiacavalli
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Sentenza della Cassazione sul rimoborso quota d’iscrizione all’albo: la posizione della presidente della FNC Ipasvi Mangiacavalli

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Nella recente sentenza della Corte di cassazione (sezione lavoro n. 7776 del 16/04/2015), il pagamento della quota d’iscrizione all’albo professionale di alcuni avvovati dipendenti di una pubblica amministrazione con vincolo di esclusività di rapporto, essendo un costo per lo svolgimento dell’attività “deve gravare” sul datore di lavoro pubblico e non sul lavoratore.

La presidente Mangiacavalli ricorda innanzitutto che anche se si tratta di una sentenza della cassazione, questa non ha un valore “erga omnes” ma vincola solo i ricorrenti in giudizio, però “è evidente quindi che tale enunciazione di un principio da parte della Cassazione rappresenta una base per richiedere il riconoscimento dello stesso diritto da parte dei professionisti iscritti agli albi che svolgano la professione in modo esclusivo presso un ente, come gli infermieri, dipendenti pubblici a tempo pieno.”

La FNC IPASVI ha inviato una circolare ai collegi provinciali, che tende anche a dare delle indicazioni omogenee di comportamento, chiedendo anche un parere ed un chiarimento al ministero della Salute.

In attesa di questo chiarimento da parte del Ministero della Salute, la presidente nazionale ricorda che il rimborso della tassa di iscrizione annuale non va chiesto all’ordine professionale di appartenenza, ma dall’azienda pubblica da cui il professionista dipende.

“Nell’affrontare questa tematicaricorda la presidente Mangiacavallie tutti i successivi risvolti, sia positivi che negativi, bisogna ponderare bene gli interessi in campo. Ci auspichiamo che il ministero della Salute ci dia in tempi ragionevoli delle indicazioni più precise e puntuali al fine di indirizzare i collegi provinciali nella gestione appropriata di questa vicenda e sulle possibili ricadute che questa vicenda può generare”.

Savino Petruzzelli

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