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Scandiano (Reggio Emilia), neonato va in arresto cardiaco per strada: infermiera gli salva la vita

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Si chiama Marianna Corda è un’infermiera 52enne dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e la settimana scorsa ha salvato la vita un neonato per strada. I fatti risalgono per l’esattezza al pomeriggio di mercoledì 11 dicembre, quando la professionista, uscendo da casa sua a Scandiano, ha udito le urla disperate di una donna, il cui figlio, venuto al mondo da poco, era andato in arresto cardiaco. Dimostrando grande prontezza di spirito, ha subito prestato soccorso, praticando al bimbo un massaggio cardiaco e restando sul posto fino all’arrivo di un’automedica e un’ambulanza.

“Mi era già capitata una cosa simile a Modena, quando ho soccorso una signora anziana, e naturalmente anche in ospedale – ha raccontato l’infermiera –. Purtroppo non va sempre bene, e anche per questo sono felice. Il fattore tempo è stato determinante, così come il ruolo dei genitori. La madre, infatti, mi ha consegnato suo figlio e sono stata contenta di poter intervenire”.

Il gesto di Marianna ha suscitato ammirazione nella comunità di Scandiano, tanto che il sindaco ha voluto incontrarla per ringraziarla personalmente. L’infermiera, però, ci tiene a fare una precisazione: “Ho ricevuto molti elogi e il sindaco ha detto che è fiero di me. Io ho risposto che sono venuta all’incontro soprattutto per rappresentare tutti i miei colleghi infermieri, perché sono loro a fare la differenza ogni giorno e ogni notte, tutelando la salute dei cittadini”.

Anche l’Ausl Reggio Emilia ha voluto ringraziare l’infermiera, che ha poi ricevuto un’accoglienza speciale da parte dei colleghi quando è tornata al lavoro (foto).

Marianna ha inoltre incassato gli elogi di Opi Reggio Emilia. “Marianna non solo ha messo in pratica le straordinarie competenze che contraddistinguono la nostra professione, ma ha pure dimostrato incredibili prontezza, lucidità, responsabilità, capacità decisionale – ha detto il presidente Stefano Colognese -. È stata in grado di trasformare anni di preparazione e impegno in un’azione che incarna pienamente i valori fondanti della professione infermieristica: umanità, competenza, empatia, altruismo e senso del dovere”.

E ancora: “Siamo orgogliosi di essere ancora una volta rappresentati da professionisti di questo calibro, un valore inestimabile per tutta la comunità. Il gesto di Marianna mostra come un infermiere non smetta mai di esserlo, nell’agire professionale come nella vita di tutti giorni”.

Redazione Nurse Times

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