Mentre le celebrità incassano cifre da favola, gli infermieri rimarranno negli annali “Gli Erori del Covid”, un confronto spietato tra le disparità di compensi nel mondo dello spettacolo e nella sanità.
Il Festival di Sanremo, celebre per la sua musica e il suo glamour, ha recentemente messo in luce una spietata disparità di trattamento tra i suoi ospiti internazionali e medici, infermieri, oss che si occupano quotidianamente della salute dei cittadini.
Mentre celebrità come John Travolta e Russell Crowe incassano cifre a cinque zero per le loro apparizioni sul palco, gli infermieri italiani lottano per sopravvivere con stipendi scandalosamente bassi.
Questo squilibrio non solo è ingiusto, ma è anche una testimonianza delle distorsioni nei valori della nostra società.
Nel corso del Festival di Sanremo appena concluso, gli occhi del pubblico erano puntati su ospiti internazionali come John Travolta e Russell Crowe, attirati dal loro talento e dalla loro fama. Ma mentre questi artisti incassano cifre astronomiche, gli infermieri italiani si trovano a malapena a sbarcare il lunario. John Travolta, solo per una serata di apparizione, avrebbe guadagnato una somma impressionante di duecentomila euro.
Russell Crowe, venuto addirittura a proprie spese dall’Australia, ha contribuito gratuitamente con la sua band blues. Questo mentre gli infermieri, che hanno lavorato instancabilmente durante la pandemia, da tempo rivendicano stipendi dignitosi e rispettosi della loro importanza sociale.
Infermieri: eroi senza ricompensa
Gli infermieri italiani, chiamati eroi solo per un breve periodo, con promesse di revisione degli stipendi dai vari politici che si sono susseguiti nel periodo Covid, per poi essere nuovamente presi di mira con le continue aggressioni
In prima linea durante la pandemia, insieme agli operatori socio sanitari, mettendo a rischio la propria salute per salvare vite. Tuttavia, i loro sacrifici non sono stati ricompensati adeguatamente. Mentre il cachet di John Travolta sfiorava le nuvole, gli infermieri italiani si trovavano a dover affrontare stipendi da terzo mondo, con alcuni guadagni che difficilmente raggiungono i 30.000 euro all’anno. Questo mentre la media europea supera abbondantemente i 70.000 euro, mettendo in luce la vergognosa svalutazione della professione infermieristica in Italia.
La disparità di stipendi anche con i colleghi europei è un segno di profonda ingiustizia sociale. Mentre celebrità straniere incassano milioni di euro per poche ore di spettacolo, gli infermieri italiani lottano per sbarcare il lunario, nonostante il loro ruolo essenziale nel sistema sanitario. È ora che la società e il governo riconoscano il valore degli infermieri e agiscano per garantire loro stipendi dignitosi e rispettosi del loro impegno e della loro importanza per la salute pubblica. L’Italia non può permettersi di trascurarli, perché con il calo delle iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristiche tra qualche anno la professione infermieristica non parlerà più neanche italiano.
La sfilata delle busta paga degli infermieri
Redazione Nurse Times
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