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SANITA’. Malavasi, laurea in infermieristica sempre meno attrattiva, urgenti interventi

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Malavasi: "Urgente realizzare una riforma delle professioni sanitarie"
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“Assistiamo a un significativo crollo delle domande per il corso di laurea in infermieristica: le cifre riportate nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore certificano come siano state perse in 15 anni 25mila domande a fronte dei posti aumentati. Come è noto, nella carenza drammatica di professionisti della salute il deficit più macroscopico, per l’impressionante dimensione numerica, riguarda la carenza di medici specialisti ed infermieri: se per i primi alcuni progressi -seppur insufficienti – ci sono stati, dall’aumento delle borse di studio alla possibilità di assunzione a tempo determinato sin dal secondo anno di formazione, per i secondi poco si è fatto per aumentare sia l’attrattività delle giovani generazioni verso questa professione che per bloccare l’emigrazione dei nostri infermieri all’estero e per far ritornare quelli già emigrati”.

Lo dichiara in una nota Ilenia Malavasi, deputata del Pd della Commissione Affari sociali.

Abbiamo presentato dei disegni di legge che forniscono un insieme organico di proposte programmabili e realizzabili nel breve e nel medio termine in grado di affrontare e avviare a soluzione la “questione infermieristica” e una serie di emendamenti al decreto PA bis che potrebbero diventare un ulteriore disegno di legge: rendiamo gratuito sino al superamento dell’emergenza l’iscrizione al primo anno di corso di laurea in infermieristica confermabile negli anni successivi in presenza di un profitto positivo, riproponiamo borse di studio regionali sempre in presenza di profitto positivo come, anche, l’assunzione con un contratto di formazione lavoro per gli studenti del corso di laurea, considerato il rilievo e il valore del loro tirocinio pratico per l’azienda sanitaria e, infine, la possibilità di stipulare contratti di formazione lavoro per i neolaureati confermabili a tempo indeterminato in presenza di una valutazione positiva.

Si tratta di misure importanti per stimolare gli studenti perché svolgano bene e nei tempi giusti il loro corso di laurea e dall’altra parte a far capire alle direzioni aziendali che la formazione infermieristica è un valore aggiunto e non un peso da sopportare”. così conclude la dem.

Redazione NurseTimes

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