Home Cittadino Salute digitale: un decalogo per i minori
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Salute digitale: un decalogo per i minori

Condividi
Salute digitale: un decalogo per i minori
Little girl and boy watching video or playing games on their digital device tablet, smartphone. Children digital addiction concept.
Condividi

Il corretto utilizzo del web e dei social network e la salute digitale dei minori sono temi essenziali per la salute. Recenti studi hanno sottolineato i possibili effetti negativi dell’esposizione precoce e eccessiva dei bambini agli stimoli digitali, con conseguenze negative sullo sviluppo, sull’apprendimento e sulla vita familiare.

La stretta arriverà già a partire dal 21 novembre e riguarderà otto categorie di siti ritenute inappropriate, dal porno al gioco d’azzardo, ma varrà solo sulle sim intestate a under 18. Nella fattispecie, i minorenni in possesso di uno smartphone non potranno più navigare in qualunque angolo della rete, mentre per le sim intestate ai maggiorenni potrà essere richiesto il blocco in un secondo momento. Sono gli effetti dell’ultima delibera in tema di navigazione sicura dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom).

La stretta dell’Agcom non sarebbe dovuta arrivare, perché in teoria tutte le società di telefonia avrebbero dovuto fornire agli utenti servizi di parental control completi e gratuiti già dal 2020. Tuttavia il sistema non ha funzionato come previsto e l’Autorità è stata costretta a intervenire per uniformare e assicurare che il servizio venga attivato senza costi o altri problemi.

I siti che saranno bloccati rientrano nelle otto categorie individuate da Agcom come inappropriate per un pubblico di minori e comprendono: i siti che forniscono informazioni, promuovono o supportano la vendita di armi e articoli correlati; i siti che forniscono informazioni, promuovono o supportano il gioco d’azzardo e le scommesse; i siti che presentano o promuovono violenza o lesioni personali, comprese le lesioni autoinflitte, il suicidio, o che mostrano scene di violenza gratuita, insistita o efferata; i siti che promuovono o supportano odio e intolleranza verso qualsiasi individuo o gruppo; i siti che promuovono pratiche che possono danneggiare la salute come l’anoressia, la bulimia o l’uso di droghe; i siti che forniscono strumenti per rendere irrintracciabile l’attività online; i siti legati a sette religiose; i siti per adulti dove vengono diffusi contenuti pornografici e dove possono essere acquistati beni e servizi di natura simile.

Resta fuori la pubblicità che questo stesso tipo di siti possono fare attraverso altri canali, come i social network, su cui la delibera dell’Agcom non sarebbe potuta intervenire.

Per disattivare il servizio, una volta raggiunti i diciotto anni, sarà sufficiente fare domanda al proprio operatore tramite le proprie credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (Spid), tramite un codice pin fornito via sms, attraverso l’autenticazione nell’area riservata del sito dell’operatore telefonico, oppure tramite una one time password (Otp), cioè una password usa e getta inviata via mail o sms. Tramite le stesse modalità sarà anche possibile richiedere l’attivazione del parental control sulle sim card intestate alle persone maggiorenni.

A rafforzare il tema della salute e della sicurezza digitale ci ha pensato, inoltre, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, che ha diffuso un utile decalogo per il benessere dei minori.

  1. Niente schermi sotto i 18 mesi: sotto i 18 mesi evitare gli schermi e incoraggiare esperienze di apprendimento come il gioco fisico e l’esplorazione del mondo reale.
  2. Un’ora al giorno di scoperta digitale: tra i 2 e i 6 anni, concediamo ai bambini un’ora al giorno (frazionata in 2 o più periodi di 20-30 minuti l’uno) per esplorare in modo creativo ed educativo le risorse digitali.
  3. Limitare, ma non vietare: durante l’età scolare, stabiliamo un limite massimo di due ore al giorno per l’uso dei dispositivi digitali.
  4. Una buona notte di sonno: scoraggiamo l’uso dei dispositivi digitali un’ora prima di andare a letto per garantire un riposo sereno e di qualità.
  5. Lo smartphone non è un calmante: insegniamo ai bambini strategie alternative per gestire le emozioni, come il gioco all’aperto o la lettura.
  6. Momenti preziosi in famiglia: dedichiamo i pasti e i momenti trascorsi in famiglia a conversazioni e attività condivise, evitando l’uso di smartphone e tablet.
  7. La gestione del tempo digitale: utilizziamo la funzione di gestione del tempo fornite dai produttori di smartphone per aiutare i ragazzi a comprendere e regolare il tempo trascorso sui dispositivi.
  8. Educare alla sicurezza online: I genitori sono i principali modelli per i loro figli: facciamo attenzione ai dati e ai contenuti che condividiamo online, mostrando responsabilità e rispetto per la privacy.
  9. Protetti online: insegniamo l’importanza di utilizzare password sicure e di proteggere la loro privacy.
  10. Una comunicazione aperta e consapevole: manteniamo un dialogo costruttivo con i nostri figli, a partire da uno sforzo di conoscenza del mondo digitale.

Promosso dall’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente con Almaviva, il progetto ha previsto una serie di video educazionali disponibili online, che spiegano come gestire con equilibrio tablet e smartphone nelle diverse fasi della vita dei minori, quale supporto possono rappresentare per i ragazzi con disturbo dell’apprendimento, quali possibili conseguenze sulla vista da una esposizione prolungata agli schermi dei device, ma anche come funzionano i canali social seguiti dai giovanissimi, cosa sono il metaverso e l’intelligenza artificiale.

Il “decalogo per la salute digitale di bambini e ragazzi” risponde in modo agile e sintetico a molti degli interrogativi più comuni che si pongono i genitori, suggerendo un approccio consapevole e costruttivo.

Fornire ai genitori strumenti necessari significa sviluppare una giusta consapevolezza nel gestire, nel modo migliore possibile, la relazione dei più piccoli con i dispositivi digitali che rappresentano uno strumento prezioso di inclusione e formazione, semplificando la vita delle persone e aprendo importanti opportunità, dal campo dell’istruzione a quello della telemedicina e della salute, per una crescita sana e sicura.

Anna Arnone

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Indagine Nursing Up: "Il 60% degli infermieri lascerebbe il lavoro"
NT News

Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?

Mentre l’Italia affronta una crisi economica che colpisce duramente milioni di cittadini,...

Campania, via libera al concorso unico regionale per l'assunzione di oss: bloccati gli altri bandi
ConcorsiLavoroNT News

Concorso oss in Campania, 1.274 posti disponibili: al via le domande

È ufficiale: il tanto atteso Concorso Unico Regionale per Operatori Socio Sanitari...

Nursing Up, Nursind e Opi Grosseto: "Quando comincia a scorrere la graduatoria per l'assunzione di nuovi infermieri?"
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Specializzazioni sanitarie: arrivano le borse di studio, ma gli infermieri restano esclusi

Una recente proposta di emendamento alla Legge di Bilancio, firmata dall’onorevole Marta...