Nella centrale operativa del 118 Emilia Est dell’Ospedale Maggiore di Bologna si è sviluppato un enigma che ha gettato il panico tra gli operatori, infermieri, medici ed elicotteristi.
La centrale operativa 118 Emilia Est è il cervello che sovrintende alle emergenze dell’area che dalle Due Torri va fino a Modena e Ferrara.
Sincopi, svenimenti e dolori lancinanti hanno afflitto il personale, innescando sospetti su un nemico invisibile.
Da diverse settimane, i dipendenti hanno segnalato sintomi simili, con dolori a pancia e stomaco. La questione è diventata così preoccupante che ha catturato l’attenzione della Procura di Bologna guidata da Giuseppe Amato, che ha ricevuto segnalazioni dall’Ausl di Bologna.
Le indagini interne non hanno rivelato nulla, escludendo malattie contagiose o problemi negli impianti di aerazione. Ciò ha sollevato il sospetto di un possibile avvelenamento deliberato. Gli esami del sangue effettuati su alcuni dipendenti potrebbero fornire informazioni cruciali.
La situazione è in fase di indagine preliminare da parte della Procura, che deve sentire i dipendenti e analizzare le cartelle cliniche e i dati coinvolti per tracciare una panoramica chiara. L’operativo 118 Emilia Est, fondamentale per l’assistenza sanitaria nell’area, si trova al centro di un mistero che nessuno ha mai immaginato, con sospetti di un sabotaggio interno.
La centrale operativa, un’istituzione storica nata a Bologna nel 1986, ha sempre svolto un ruolo chiave nell’emergenza sanitaria. Con l’avvio delle indagini e l’analisi dei dati clinici, si spera di far luce su questo enigma che ha scosso il cuore dell’assistenza sanitaria regionale.
Redazione NurseTimes
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