L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato. Il ministro Fontana propone “Specchi di sorveglianza o telecamere interne per il controllo delle terapie riabilitative sui minori con disabilità”
Avrebbe abusato sessualmente di tre ragazzine disabili in diverse occasioni: parliamo di un fisioterapista 54enne. Le violenze e gli abusi, che hanno lasciato la comunità di Posillipo sotto shock, sarebbero state commesse (come riportano alcuni organi di stampa locali) all’interno di un centro di riabilitazione.
Le indagini sarebbero partite grazie alla denuncia presentata dalla madre di una bimba neanche quattordicenne; cui sono seguite diverse attività tecniche da parte degli agenti della Squadra Mobile (coordinati dalla locale Procura) che avrebbero fatto emergere delle condotte inequivocabili messe in atto dall’uomo nei confronti di un’altra minorenne autistica; con una terza, addirittura, il professionista avrebbe scattato anche foto pedopornografiche.
Il ministro per la famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana, esprimendo tutta la sua indignazione per i gravi fatti, ha dichiarato (come riportato dall’Agenzia DIRE) di voler agire subito per contrastare questo tipo di fenomeni:
“Da padre, prima ancora che da ministro, mi metto nei panni di tutti i genitori, in particolar modo padri e madri di bimbi con disabilità. Sono vicino ai ragazzi e ai genitori coinvolti in questa drammatica vicenda e ringrazio la Squadra Mobile per l’operazione messa in campo. Penso che fatti come quello di Posillipo ci impongano di trovare, insieme, delle soluzioni facilmente applicabili, per la sicurezza dei minori e la tranquillità di genitori e operatori. E penso che una delle soluzioni possibili sia rendere visibili le terapie (chiaramente con lo strumento del consenso informato).
Per questo ho già provveduto a dare disposizione ai nostri uffici legislativi affinché individuino le modalità per dotare le strutture di sistemi di sorveglianza obbligatori. Ferma restando la grande professionalità e serietà della gran parte del personale medico, e non, che assicura le terapie, a cui deve sempre andare il nostro ringraziamento, tuttavia episodi come questo ci impongono di trovare sempre maggiori cautele e di adottare tutti i meccanismi di tutela necessari”.
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