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Arresto cardiaco in strada: infermiere salva uomo. “Vorrei sapere a chi devo la vita”

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Arresto cardiaco in strada: infermiere salva . “Vorrei sapere
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Un drammatico episodio avrebbe potuto trasformarsi in tragedia se non fosse intervenuto immediatamente un infermiere che si trovava per caso a Pistoia.

Mancano pochi minuti alle ore 13.00, il caldo e l’afa non danno tregua. Un uomo avverte un malore crollando a terra privo di sensi. Tutto accade a pochi passi dai negozi della Galleria Nazionale, in via della Pace.

Insieme a lui le sue due figlie, di 9 e 13 anni, che scoppiano immediatamente in lacrime.

Pochi minuti dopo giunge anche la moglie, che può però solo assistere alla terribile scena. Una calca di persone si forma accanto all’uomo. Tra queste, la fortuna ha voluto che ci fosse anche un infermiere.

Il professionista ha compreso immediatamente come l’uomo fosse in arresto cardiaco, iniziando a praticare il massaggio cardiaco. Altre persone hanno chiamato il 118.

Mentre l’infermiere prosegue le manovre rianimatorie, giungono sul posto l’automedica del 118 ed i volontari della Misericordia di Pistoia. L’uomo viene defibrillato sul posto, poi trasferito all’ospedale di Pistoia.

Tutto ciò è accaduto sabato mattina. Roberto Cascioli, 53 anni, di Prato, è tuttora ricoverato all’ospedale di Pistoia, ed è fuori pericolo: il suo pensiero e quello di sua moglie Barbara Calamini è di poter ringraziare, se possibile anche di persona, quell’infermiere sparito nel nulla che gli ha salvato la vita.

Anche la moglie vorrebbe poterlo abbracciare: «mio marito non sarebbe vivo, se non fosse intervenuto subito».

«Quello che è accaduto sabato mattina – racconta Barbara Calamini – è stato miracoloso e mi ha riempito il cuore di gratitudine. Tutte e dico tutte le persone, che si trovavano a passare, ci hanno dato una mano.

Oggi vorrei dire loro grazie, perché se mio marito è vivo è per merito loro. Pensare che c’è stato anche un uomo, un cittadino straniero, che si è offerto di accompagnarmi in ospedale, perché io non ero in grado di guidare, mentre due signore si sono prese cura delle mie figlie che non riuscivano a smettere di piangere».

Di seguito il racconto di quei drammatici momenti.

«Eravamo venuti a Pistoia per fare acquisti. Nella Galleria, ci siamo divisi, mio marito è entrato nel negozio di strumenti musicali con le mie figlie, mentre io sono andata in erboristeria. Tempo cinque minuti, li ho raggiunti nella strada dove avevamo parcheggiato.

Quando ho visto mio marito a terra e le mie figlie in lacrime non sapevo cosa fare. Lui non respirava. Si sono avvicinate più persone. Un uomo ha iniziato a praticare il massaggio. Mi hanno detto che si trattava di un infermiere, che passava di lì per caso.

Io non so come ringraziarlo, perché quel massaggio ha fatto in modo che a mio marito arrivasse ossigeno al cervello e che non riportasse danni dall’attacco che ha avuto.

Immediatamente sono arrivati i volontari sull’ambulanza della Misericordia e lo hanno defibrillato sul posto: questo intervento gli ha definitivamente salvato la vita. Poi, in ospedale, sono stati splendidi: mio marito è stato operato e oggi sta bene»

«Il mio desiderio e quello di mio marito sarebbe poter ringraziare tutte le persone che ci hanno prestato aiuto. Per questo ci siamo rivolti al giornale, perché possa aiutarci a rintracciare questi angeli.

E’ stata un’esperienza terribile, ma se le mie figlie l’hanno superata è anche grazie allo splendido esempio di solidarietà a cui hanno assistito»

Simone Gussoni

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