Il Tribunale militare di Roma si è pronunciato in favore di un sottufficiale che nella fase successiva alla dichiarazione di cessata emergenza Covid aveva rifiutato di indossare la mascherina, e per questo era stato imputato di disobbedienza e sottoposto a procedimento penale, con il rischio di procedimento disciplinare.
“La sentenza conferma come l’obbigo della mascherina, finita l’emergenza pandemica e al di là di alcuni limitati contesti, sia inutile e illegittimo”, ha commentato per Adnkronos Salute l’avvocato Massimiliano Strampelli, che nel corso del procedimento ha chiesto la consulenza di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova.
Spiega Strampelli: “Abbiamo nominato come consulente il professor Bassetti sostenendo che l’ordine di mettere la mascherina, in quella fase, fosse illegittimo. A cessata emergenza, con la circolazione di una variante Omicron ormai sotto controllo, l’uso delle mascherine chirurgiche era diventato sostanzialmente inutile”.
E ancora: “Come ha spiegato Bassetti, in un ambiente di individui sani, ragionevolmente giovani e vaccinati, non c’era più la necessità di tenere la mascherina. Poteva essere una raccomandazione, ma non più un obbligo, tranne nelle Rsa dove ci sono persone fragili, come ha tenuto a sottolineare Bassetti. E questo ha probabilmente indotto il giudice a ritenere di dover assolvere il militare, come avevamo sostenuto sin dall’inizio. Ora aspettiamo, entro 30 giorni, di conoscere le motivazioni, che credo confermeranno questa linea”.
Conclude l’avvocato: “Il procedimento non è stato semplice per il mio assistito, anche per il rischio di un provvedimento disciplinare. Sì, perché l’amministrazione, una volta saputo che era stato aperto un procedimento penale dalla Procura militare, si era riservata di adottare misure disciplinari per le quali è prevista anche la sospensione dal servizio. Per un militare rifiutarsi di obbedire agli ordini di un colonnello è comunque un atto di insubordinazione, che espone a gravi conseguenze”.
Matteo Bassetti, dal canto suo, ha spiegato all’Adnkronos Salute: “Non c’è ragione scientifica di obbligare le persone ad utilizzare la mascherina per ridurre la trasmissione di Sars-Cov2 al di fuori dell’ambiente ospedaliero e delle Rsa. Parlo di un obbligo per andare al cinema, allo stadio, a prendere un aperitivo o altro. Non ci sono basi scientifiche”.
Sempre Bassetti: “La cosa più grave di questa vicenda è che, se ancora si poteva tollerare questa richiesta nel 2021, allorquando non c’erano molte informazioni, non lo si poteva fare quando tutto era più chiaro: a questo militare è stato imposto l’uso della mascherina nell’ottobre del 2022. Ritengo che le evidenze alla base di questa decisione presa dall’esercito fossero contro la scienza. Se poi l’esercito ritiene di far usare la mascherina contro la scienza, lo può fare, ma non si dica che è una decisione basata su studi medico-scientifici. E’ un ordine, e va considerato tale”.
Redazione Nurse Times
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