Home NT News Rifiuta antidolorifici dopo grave incidente “Devo allattare!”
NT News

Rifiuta antidolorifici dopo grave incidente “Devo allattare!”

Condividi
L’allattamento al seno protegge dall’endometriosi
Condividi

È accaduto in Nuova Zelanda, dove una madre interessata da un grave incidente stradale non ha voluto che le fossero somministrati antidolorifici. Motivo? Meraviglioso ed importantissimo: l’allattamento.

Un brutto incidente d’auto nei pressi di Christchurch, in Nuova Zelanda. E Danni Bett, la donna al volante, che implora i soccorritori mentre la caricano sull’ambulanza: “C’è mia figlia, in auto. C’è la mia bambina. Salvatela, vi prego!”. È ferita, Danni, lo schianto contro una ringhiera di ferro è stata per lei e per il suo veicolo devastante; ma la piccola Indi, la sua bambina di appena due mesi, addormentata nel suo seggiolino auto sul sedile posteriore, è miracolosamente illesa.

Trasportate d’urgenza al pronto soccorso del Christchurch Hospital, mamma e figlia vengono prontamente visitate e a Danni, che manifesta forti dolori al collo e ai fianchi, i medici consigliano di assumere subito degli antidolorifici.

Ma con stupore dei sanitari, la donna si rifiuta categoricamente: la piccola piange, lei vuole subito tranquillizzarla attaccandola al seno e comunque… è l’ora della poppata. Dopo un rapido consulto, i dottori sconsigliano alla donna di allattare in questa particolare circostanza e cercano di rasserenarla, assicurandole l’immediata disponibilità di latte artificiale che verrà presto somministrato alla piccola tramite un biberon. Il dolore aumenterà ed è perciò necessario per la signora Bett assumere un’adeguata terapia in grado di ‘contenere’ i sintomi. E poi, per le varie indagini diagnostiche di rito e per le varie visite ci vorranno delle ore.

Senza neanche rifletterci un attimo, però, Danni rifiuta nuovamente: allattare naturalmente la sua piccola Indi è per entrambe troppo importante ed i medici, interdetti e sorpresi, devono necessariamente farsene una ragione. L’attesa, fatta di visite e radiografie, dura ben 4 ore. Ma dopo aver stretto i denti per tutto quel tempo, la mamma ha potuto finalmente stringere la sua bambina al proprio seno, come dimostra la bellissima foto riportata sul sito neozelandese Stuff.co.nz, fonte principale della notizia. Notizia che è stata rilanciata dal Daily Mail.

Alessio Biondino

Fonti: Stuff.co.nz, Daily Mail, Leggo.it

Immagine: Stuff.co.nz

Articoli correlati:

L’importanza di allattare al seno

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
LazioNT NewsRegionali

Videosorveglianza nelle Rsa del Lazio: la proposta di legge contro gli abusi sugli anziani

“Disposizioni per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche...

NT NewsPiemonteRegionali

Alessandria, quota annuale di iscrizione all’Opi non pagata: stop per 43 infermieri

La denuncia e la proposta di Nursind Alessandria Sospesi dal servizio per...

NT NewsPiemonteRegionali

Piemonte, in arrivo 18 milioni in più per le Rsa con il Fondo sociale europeo

“Con il nuovo stanziamento di 18 milioni, individuato nel 2025 sul Fondo...

LombardiaNT NewsRegionali

Infermieri da El Salvador in Italia: lavoreranno nelle Rsa lombarde

Infermieri da El Salvador alla Lombardia. I primi sei inizieranno a lavorare in...