Home Infermieri Normative Responsabilità professionale per infusione fuori vena
Normative

Responsabilità professionale per infusione fuori vena

Condividi
Condividi

 

Responsabilità professionale per infusione fuori vena (sentenza n.31133/11)

Gli Infermieri di turno hanno la responsabilità anche per cattivo funzionamento del dispositivo di allarme elettronico di una pompa di infusione che arresta la perfusione della soluzione, qualora l’infusione vada fuori vena.

Sussiste la responsabilità penale per lesioni colpose dell’ Infermiere (e la responsabilità civile per danni in concorso con la ASL) che per negligenza ometta di effettuare i dovuti controlli durante il proprio turno, per accertarsi della corretta posizione dell’ago della flebo. Ciò non permette di accorgersi tempestivamente dell’accidentale fuoriuscita dell’ago dal lume venoso che ha cagionato lesioni cutanee da ustioni dalle quali derivava una malattia di durata superiore a 40 giorni.

Questi principi sono stati affermati dalla Corte di Cassazione, quarta sezione penale, nella sentenza n. 31133/11 con la quale è stato respinto il ricorso avanzato da due infermiere avverso la sentenza della Corte d’Appello di Lecce che aveva confermato la decisione del locale Tribunale che le aveva ritenute colpevoli del reato di lesioni colpose in danno di un piccolo paziente e condannate alla pena di 200,00 euro di multa, oltre al risarcimento, in solido con il responsabile civile Asl, dei danni da liquidarsi in separata sede, nonché al pagamento di una provvisionale di euro 10.000,00 in favore di ciascuna delle parti civili.

La Suprema Corte respingendo la tesi della difesa delle due infermiere che aveva sostenuto, tra l’altro, che le predette avevano fatto legittimamente affidamento sul buon funzionamento del dispositivo elettronico di allarme che presidiava la pompa di infusione, ha osservato che la negligenza di questi sanitari era consistita nell’avere sottovalutato le segnalazioni effettuare dalla madre del paziente che avrebbe dovuto indurle, pur in mancanza dei segnali d’allarme provenienti da questo dispositivo, a verificare che cosa stesse accadendo sotto la benda che fasciava il braccio del bambino che, a decorrere da una certa ora della notte, aveva iniziato a piangere ininterrottamente per le ustioni provocate dall’ago fuori vena.

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
La quota di iscrizione annuale all'Ordine degli infermieri «deve pagarla la Asl», la sentenza del giudice
InfermieriNormativeNT News

Bari, 15 infermieri a processo per esercizio abusivo: iscritti all’albo dopo decenni

Udienza predibattimentale a Bari: una richiesta di messa alla prova, un rito...

InfermieriNormativeNT News

CCNL comparto Sanità 2022 – 2024: tutti felici e nessuno contento

Finalmente è arrivato. Dopo mesi di attese, bozze, riunioni, sospiri e comunicati...

InfermieriNormativeNT News

Flat tax 5% sugli straordinari degli infermieri: pronta disponibilità esclusa

Agenzia Entrate (interpello 272/E, 27/10/2025): la tassazione agevolata non si estende a...