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Puglia: appello degli infermieri precari a politici e dirigenti sanitari

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Puglia: appello degli infermieri precari ai politici regionali e dirigenti
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“DON’T STOP ME NOW” cantavano i Queen negli anni ’70, celebre brano tutt’oggi ascoltato, che rappresentante attualmente il grido univoco di centinaia di noi.

NOI chi? Chi siamo?

Siamo le generazioni più giovani, quelle che hanno prolungato la loro permanenza sui banchi di scuola ma, rispetto ai nati nei decenni precedenti, hanno perso in qualità dell’occupazione andando incontro spesso a carriere lavorative discontinue, nonché ad un’occupazione atipica, ovvero precaria.

Ebbene si, siamo i “precari” ma ciò nonostante infermieri, la cui identità racconta un modo di essere in relazione di cura che si fa carico dell’altro in piena scienza e coscienza, nel silenzio, nel succedersi dei giorni, senza che i più se ne accorgano!

Siamo quelli presi in carico dalle aziende sanitarie tramite avviso pubblico per far fronte tempestivamente alla grave carenza di personale infermieristico.

Una carenza che attanaglia la nostra regione Puglia.

Siamo solo dei numeri in quella vasta graduatoria!

Numeri che attendono una chiamata, un telegramma che apre una speranza occupazionale dopo anni di studi universitari.

Una chiamata che quasi sempre ci costringe a decidere su due piedi; dovendo magari lasciare casa ed affetti da un giorno all’altro, senza ma, senza se.

Siamo i “tappabuchi” della sanità pubblica, copriamo ferie, festività, intere unità lavorative, lavorando in condizioni non ottimali…ma andiamo sempre e comunque avanti, facendoci in quattro per garantire quel diritto alla salute e per difendere il posto di lavoro seppur temporaneo.

Siamo quelli “meno fortunati” non rientranti nella tanto agognata graduatoria concorsuale pugliese degli idonei… quelli che non hanno maturato quei requisiti previsti dal Dlgs Madia circa la stabilizzazione.

Ma siamo quelli su cui dirigenti sanitari, politici hanno investito in tutti questi anni di blocco del turn over garantendo continuità assistenziale.

Noi oggi chiediamo alla classe politica regionale, ai direttori generali delle Asl pugliesi di continuare a farlo!

La nostra non vuole essere una “lotta tra poveri”, ma piuttosto un appello per sensibilizzare le coscienze dei poteri forti che decidono sul nostro destino, affinché possiate dare anche a noi la possibilità di raggiungere quei requisiti tali per poter mirare ad una posizione lavorativa stabile e duratura.

A voi affidiamo le nostre speranze affinchè il nostro appello non rimanga inascoltato!

Firmato: I lavoratori precari, slegati da qualsiasi colore politico, ma uniti dalla preoccupazione per il loro futuro

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