La questione dei lavori usuranti nel settore sanitario è al centro del dibattito pubblico, soprattutto alla luce delle sfide fisiche e mentali affrontate da medici, infermieri e Oss. Tuttavia, solo una parte di questi professionisti attualmente rientra tra coloro che svolgono lavori gravosi, secondo il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 5 febbraio 2018. La proposta legislativa, a prima firma del Sen. Mazzella (M5S), cerca di affrontare questa problematica.
La proposta legislativa del Sen. Mazzella mira a modificare il decreto legislativo del 21 aprile 2011, n. 67, riguardante l’accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti nel settore sanitario. Attualmente, i criteri per l’identificazione dei lavori usuranti sono restrittivi, con benefici pensionistici riservati solo a coloro che lavorano almeno 6 ore per notte per un minimo di 78 notti all’anno. Tuttavia, questa condizione crea difficoltà per chi svolge mansioni strettamente operative, dove è difficile raggiungere tale numero di notti lavorative.
Lo studio condotto dal Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (Cergas) della Bocconi ha evidenziato che una significativa percentuale di personale sanitario presenta inidoneità fisiche, con un impatto maggiore sulle donne e sugli operatori più anziani. Le limitazioni alla mansione sono principalmente legate alla movimentazione dei carichi, alle posture e al lavoro notturno.
La proposta di legge del cerca di affrontare questa situazione riducendo il requisito delle notti lavorative a 36 all’anno, al fine di consentire un accesso più ampio ai benefici pensionistici anticipati per il personale sanitario. Questo intervento legislativo è cruciale per garantire una maggiore equità e tutela per i lavoratori del comparto sanitario, tenendo conto delle sfide uniche che affrontano nel loro lavoro quotidiano.
In conclusione, la proposta legislativa del Sen. Mazzella rappresenta un passo importante verso una maggiore protezione e riconoscimento per il personale sanitario che affronta lavori usuranti. Riducendo i requisiti per l’accesso anticipato al pensionamento, si potrebbe offrire un sollievo significativo a coloro che lavorano in condizioni fisiche e mentali estenuanti. La copertura finanziaria prevista dall’articolo 2 del disegno di legge è essenziale per garantire l’efficacia di queste misure legislative.
Redazione Nurse Times
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