Stando ai risultati di uno studio clinico di fase III condotto da ricercatori dello University College London, un nuovo trattamento è in grado di abbassare significativamente la pressione sanguigna nelle persone i cui livelli rimangono pericolosamente alti, nonostante l’assunzione dei diversi farmaci esistenti.
Lo studio internazionale BaxHTN ha valutato il nuovo farmaco baxdrostat, assunto in compresse, coinvolgendo circa 800 pazienti in 214 cliniche in tutto il mondo. I risultati sono stati presentati il 30 agosto a Madrid, in occasione del congresso 2025 della Società Europea di Cardiologia (ESC), e pubblicati contemporaneamente sul New England Journal of Medicine.
I risultati mostrano che dopo 12 settimane i pazienti che assumono baxdrostat (1 mg o 2 mg una volta al giorno sotto forma di pillola) hanno visto la loro pressione sanguigna scendere di circa 9-10 mmHg in più rispetto al placebo. Una riduzione sufficiente a ridurre il rischio cardiovascolare. Circa quattro pazienti su dieci hanno raggiunto livelli pressori sani, rispetto a meno di due su dieci trattati con placebo.
Redazione Nurse Times
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