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Presa di posizione del prof. Pittiruti in difesa degli infermieri al XXII PICC Day di Bologna

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Presa di posizione del prof. Pittiruti in difesa degli infermieri al XXII PICC Day di Bologna
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Forte presa di posizione in difesa degli infermieri da parte del prof. Mauro Pittiruti al XXII PICC Day organizzato il 4 dicembre dalla GAVeCeLT

Il prof. Mauro Pittiruti, dirigente medico della Chirurgia d’Urgenza (UOC) del Policlinico “Gemelli” di Roma e considerato uno dei massimi esperti italiani sugli accessi vascolari e impianti di PICC e Midline, autore di molteplici linee guida e docente presso l’università “Cattolica” di Roma in difesa degli infermieri che ogni anno impiantano migliaia di Picc e Midline utilizzando l’ecografo.

Secondo il dott. Pizza, presidente della Omceo di Bologna, al centro della ribalta mediatica per aver radiato dall’Ordine diversi medici accusati di “collaborazionismo” con gli infermieri, l’atto ecografico è ambito di esclusiva competenza medica.

Un documento definito dal prof. Pittiruti “antistorico e in controtendenza” con delle argomentazioni insostenibili dal punto di vista scientifico, clinico, logico e legale…

Nelle slide apparse durante il PICC day di Bologna il prof. Pittiruti esplicita alcuni concetti sul documento del presidente della Omceo che riprendiamo di seguito:

“Infatti il documento è scritto da un ignorante (nel senso letterale: un collega che ignora – o fa finta di ignorare – gli aspetti tecnici della questione):

  • Il collega ignora che il posizionamento di un accesso venoso non è una procedura diagnostica, nè una procedura terapeutica, bensì una procedura assistenziale;
  • Il collega ignora che il posizionamento di un Picc è manovra assolutamente innocua, e comunque assai meno rischiosa di altre procedure assistenziali (catetere uretrale, sondino naso gastrico per nutrizione enterale, eccetera);
  • Il collega ignora che nel corso del posizionamento degli accessi venosi l’ecografo è usato a fini strumentali e non diagnostici;
  • Il collega ignora che ogni anno vengono inseriti nel mondo più di 5 milioni di PICC (e 170.000 in Italia);
  • Il collega ignora che in tutti paesi dove si inseriscono PICC in grandi numeri (USA, Canada, Cina, Brasile, UK, Francia, Spagna, Svezia, Columbia, Cile, eccetera) gli infermieri sono autorizzati al posizionamento dei PICC e altri accessori venosi;
  • Il collega ignora che per la legge italiana gli infermieri sono professionisti, con la stessa dignità dei medici, e che nel loro profilo professionale rientra tutto ciò che è parte dell’assistenza al paziente (il che esclude soltanto diagnosi, prescrizione terapeutica, pratica chirurgica);
  • Il collega ignora che in Italia e in Europa numerosi società scientifiche organizzano da decenni specifici corsi finalizzati all’utilizzo dell’ecografo da parte degli infermieri.

Finalità sospette

L’unico vero scopo del documento è di penalizzare la figura Infermieristica, togliendone la dignità di professione sanitaria probabilmente non soltanto per un antistorico spirito corporativistico ma anche forse per interessi di tipo politico – sindacale e addirittura per interessi economici…”

L’uso di dispositivi per accesso venoso è fondamentale per ogni paziente che necessita di prelievi ripetuti, nutrizione artificiale, chemioterapia, antibioticoterapia o qualunque altro trattamento per via endovenosa, sia in ambito sia ospedaliero che domiciliare. La grande novità degli ultimi dieci anni in questo campo è stata l’improvvisa e straordinaria diffusione dei PICC e Midline, cateteri venosi inseriti con tecnica ecoguidata, il cui impianto è affidato sia a medici che a infermieri propriamente addestrati.

Forse è arrivato il momento di mettere fine alla interminabile ed anche inutile tensione tra medici ed infermieri, alimentata dalla Omceo bolognese e dal suo presidente che con sua “crociata” sta esasperando la comunità sanitaria che dovrebbe rappresentare. Lanciamo un appello al presidente della Fnomceo, dott. Filippo Anelli affinchè venga finalmente dichiarato un armistizio in favore della salute dei cittadini.

 

Giuseppe Papagni

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