Nei prossimi sei mesi i medici e gli infermieri lavoreranno anche di sera e nei fine settimana. E’ quanto prevede il nuovo accordo che i direttori generali di Asl e Aou hanno siglato con l’assessorato competente in materia per smaltire le lunghe liste d’attesa.
Qualche esempio: all’ospedale Mauriziano si aspetta 311 giorni per una prima visita endocrinologica; al Martini servono 262 giorni per un’ecografia della tiroide; al Maria Vittoria occorre pazientare 221 giorni per una visita gastroenterologica; alle Molinette si attende 417 giorni per una mammografia.
“Parliamo di un primo passo per ridurre concretamente la forbice tra richiesta e offerta delle prestazioni – commentano da Regione Piemonte –. Un provvedimento possibile grazie all’ascolto tra tutti gli attori coinvolti, che ha portato al raggiungimento di un accordo istituzionale: le ore lavorate in più rispetto al programmato, saranno pagate in straordinario, come prestazioni aggiuntive”.
Tale misura si somma ad altre messe in campo di recente in Piemonte, come la creazione di un’unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa (Ruas), organo di controllo voluto dal governo nazionale sui territori per arginare i tempi di attesa in sanità. Oppure la control room settimanale voluta dell’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, per incontrare i direttori generali delle Asl e fare il punto periodicamente sulle performance delle singole Aziende.
Redazione Nurse Times
Articoli correlati
- Piemonte, raddoppiata l’indennità di pronto soccorso per gli infermieri
- Liste d’attesa: trasparenza delle Regioni tra luci e ombre
- Liste d’attesa, le proposte degli infermieri per arginare il problema
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento