Si tiene stamattina a Cagliari, davanti alla sede del Consiglio regionale, un nuovo presidio di operatori socio-sanitari (oss) “che si trovano ad affrontare una situazione di allarmante precarietà” e chiedono la stabilizzazione. A organizzarlo, il sindacato USB Sanità.
“Circa 50 oss con un’importante esperienza al servizio della Asl 8 Cagliari sono attualmente privi di occupazione, mentre molti altri operano con contratti a tempo determinato, in scadenza il prossimo 31 dicembre – spiega in una nota Gianfranco Angioni, dell’Usb Sanità – È inaccettabile che, nonostante il loro impegno e sacrificio durante la pandemia di Covid-19, questi professionisti non abbiano trovato spazio in un percorso di stabilizzazione, pur avendo soddisfatto i requisiti previsti dalla normativa”.
Secondo Angioni, negli ultimi mesi le manifestazioni e gli appelli alle istituzioni regionali, alla Asl e all’Ares “sono stati ripetutamente ignorati, privando questi oss dei diritti fondamentali e della dignità che meritano”.
Usb Sanità ribadisce: “E’ inaccettabile che questi oss, che hanno svolto il loro lavoro come veri e propri angeli durante il periodo più critico della sanità, siano ora ridotti a fantasmi nel contesto lavorativo. La loro condizione, così come quella delle loro famiglie, è drammatica e ingiusta. Nonostante abbiano maturato i requisiti per la stabilizzazione, vedono negata la possibilità di un futuro lavorativo sicuro”.
Redazione Nurse Times
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