Home NT News Orario di lavoro. Bonazzi (FSI-USAE): “…non siamo disponibili ad alcuna deroga in bianco”
NT News

Orario di lavoro. Bonazzi (FSI-USAE): “…non siamo disponibili ad alcuna deroga in bianco”

Condividi
Condividi

Il segretario nazionale del sindacato FSI-USAE Adamo Bonazzi interviene sulla trattativa  in corso all’ARAN per l’applicazione delle norme Ue sull’orario di lavoro. Pubblichiamo il comunicato stampa appena giunto in redazione.

img_6452

Bonazzi (FSI-USAE): vogliamo una sanità senza padrini e senza padroni; gli ospedali non vanno avanti con gli atti unilaterali delle amministrazioni. Non si può chiedere la disponibilità di chi viene trattato a pesci in faccia.

Oggi in ARAN è andata in onda l’ennesima puntata di quella che ormai sembra diventata una telenovela.  Il Governo e Regioni chiedono alle OO.SS., tramite ARAN, di sottoscrivere ancora una deroga all’applicazione della normativa applicativa della direttiva europea sull’orario di lavoro, riposi e lavoro notturno (D. Lgs. 8 aprile 2003, n. 66 e Direttiva 2003/88/CE del 4 novembre 2003) che si ripercuoterebbe sui lavoratori, ma non vogliono minimamente finanziare le assunzioni necessarie né tanto meno il loro contratto di lavoro.

Il Segretario generale FSI (Federazione Sindacati Indipendenti), Adamo Bonazzi è intervenuto sull’argomento dichiarando:   

“Siamo disponibili ad aprire le contrattazioni sull’applicazione della legge negli ospedali per garantire la funzionalità degli stessi ma la medesima funzionalità non può essere garantita a scapito degli stessi sulla pelle dei lavoratori.  Quindi, non siamo disponibili ad alcuna deroga in bianco. Le organizzazioni sindacali che, come noi, sono fra i lavoratori ogni giorno sanno bene come è fatta l’organizzazione del lavoro nel servizio sanitario nazionale e sanno bene che gli ospedali non vanno avanti con gli atti unilaterali delle amministrazioni. Non si può chiedere la disponibilità di chi viene trattato a pesci in faccia. Le amministrazioni, con atti unilaterali, in virtù di una legge ingiusta e forse illegittima, hanno cercato di negare ai dipendenti del ruolo sanitario il diritto ad evitare eccessi lavorativi prolungati ed a usufruire di riposi nei modi e nei limiti previsti per gli altri lavoratori italiani. Da sei anni non viene rinnovato il contratto e,  finanziaria dopo finanziaria, si sta impantanando la sanità pubblica. È ora di dire basta.”

FSI ED USAE SONO PER UNA SANITÀ SENZA PADRINI E  SENZA PADRONI

In allegato il COMUNICATO

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
LazioNT NewsRegionali

Convegno “Universalità delle cure e sostenibilità dei Ssn in Europa”: appuntamento a Roma il 22 novembre

Nell’ambito delle iniziative correlate al Giubileo 2025, organizzate dalla Conferenza Episcopale Italiana insieme...

LazioNT NewsRegionali

Ostia (Roma), uomo morto per possibile shock anafilattico: indagati tre medici del Centro Paraplegici

Tre medici sono indagati per la morte di Massimo Gialli, camionista 68enne,...

Emilia RomagnaNT NewsRegionali

Reggio Emilia, violenza in Pronto soccorso: 16enne prende a pugni due infermieri

Un episodio di violenza ai danni del personale sanitario si è verificato...