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Opi Torino: “Senza infermieri, si chiudono i reparti. Serve un piano straordinario per la professione”

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Infermieri in deroga, Bufalo (Opi Torino): "Servono più controlli"
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Il nuovo Piano sociosanitario della Regione Piemonte dovrà rispondere alle trasformazioni in atto sul piano sociale, politico e sanitario. A ribadirlo è Ivan Bufalo (foto), presidente di Opi Torino, che chiede con forza una svolta concreta nella valorizzazione della figura infermieristica all’interno della sanità territoriale.

“Il sistema sanitario deve farsi trovare pronto ad affrontare le nuove sfide – dichiara il presidente di Opi Torino –. Prima di tutto è necessario completare in modo efficace il processo di territorializzazione dell’assistenza, superando il modello ospedalocentrico a favore di un’impostazione realmente territorio-centrica, non solo sulla carta, ma strutturata e funzionante”.

Secondo il presidente di Opi Torino, il nuovo piano dovrà porre l’infermiere al centro della riforma: “La legge riconosce all’infermiere un ruolo da protagonista nella trasformazione del sistema, ma per affrontare la carenza crescente di personale è urgente intervenire sull’attrattività della professione, sia in termini di ingresso che di permanenza. In assenza di un’inversione di tendenza, il rischio è quello di una fuga inarrestabile degli infermieri, con effetti devastanti: chiusura di reparti, contrazione dei servizi e posti letto ridotti”.

Per Opi Torino, serve un’azione decisa: “Occorre valorizzare le competenze cliniche e organizzative della professione infermieristica, prevedendo reali percorsi di carriera sia sul versante gestionale sia su quello clinico. Il Covid è la pratica quotidiana lo hanno dimostrato: gli infermieri sono in grado di organizzare la risposta sanitaria anche in chiave manageriale. È quindi indispensabile che la direzione delle strutture e dei dipartimenti preveda ruoli apicali per il personale infermieristico”.

Tra i punti chiave indicati, anche l’attuazione piena del DM 77 e il potenziamento delle figure dell’infermiere di famiglia e comunità, insieme allo sviluppo di case e ospedali di comunità. “Per rendere tutto questo possibile – conclude Bufalo – serve un piano straordinario per l’infermieristica in Piemonte, un tavolo operativo regionale che affronti, con pragmatismo e determinazione, la riforma dei modelli organizzativi e restituisca alla nostra professione il ruolo strategico che le spetta”.

Redazione Nurse Times

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