“La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata e delle Rsa non si ferma. Quella di ieri nel Lazio, sotto il ministero della Salute, è solo l’ultima di una lunga serie di iniziative che stiamo promuovendo in tutta Italia per dare voce a chi, ogni giorno, garantisce cure e assistenza fondamentali, ma lo fa ancora senza il riconoscimento di un contratto rinnovato”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, le segreterie nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, a margine del presidio organizzato a Roma per chiedere il rinnovo immediato del Contratti collettivi di sanità privata e del contratto unico delle Rsa Aiop e Aris, fermi da 8 e 13 anni, dove per ora è arrivata solo la convocazione da parte di Aris per il solo tavolo delle Rsa.
“A margine dell’iniziativa laziale – proseguono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – una nostra delegazione è stata ricevuta dal capo di gabinetto Marco Mattei, a cui sono state segnalate le annose problematiche del comparto. Per l’occasione esprimiamo apprezzamento per le rassicurazioni arrivate durante l’incontro, che ci fanno intravedere che si stia aprendo la strada giusta”.
Nello specifico: “Il ministero ha dichiarato che una parte dei fondi individuati nella legge finanziaria per la sanità accreditata sarà vincolata al rinnovo del contratto nazionale, dove una quota dell’aumento dei DRG, le tariffe per le prestazioni sanitarie, sarà infatti destinata all’adeguamento salariale dei lavoratori. Per noi è un primo passo, che riteniamo importante, pur ritenendo prioritaria e non più rinviabile l’apertura del negoziato da parte di Aris e Aiop. Intensificheremo pertanto le mobilitazioni finché non sarà aperto il tavolo nazionale di confronto e dalle dichiarazioni si passi a fatti concreti”.
Concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Porteremo questa battaglia fino ai tavoli del Governo per chiedere che si costruisca un fronte comune tra sindacati e istituzioni per ridare dignità a chi lavora nella sanità accreditata e per tutelare la salute delle persone più fragili. Senza risposte concrete sia da parte di Aiop e Aris che da parte di ministero della Salute e Conferenza delle Regioni, la mobilitazione proseguirà con ancora più determinazione in ogni territorio del Paese”.
Redazione Nurse Times
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