On. Stefania Mammì (M5S): “Dopo diversi appelli lanciati sulla carenza di infermieri per assistere i minori con disabilità gravi e gravissime ho deciso di puntare il faro sulla necessità del superamento del vincolo di esclusività per il personale infermieristico del Sistema Sanitario Nazionale.
Per questo ho depositato un ordine del giorno al decreto Sostegni dove chiedo la rimozione del vincolo e di consentire agli infermieri di esercitare l’attività libero professionale, al di fuori degli orari di impiego che, nel caso specifico, offrirebbe una efficace risposta alle numerose richieste di assistenza domiciliare per i minori con grave disabilità.
La presa in carico di un minore con grave disabilità comporta, unitamente all’impegno professionale, un forte coinvolgimento emotivo da parte dell’infermiere che condivide le difficoltà e i disagi del minore assistito. Questo fattore incide sulla disponibilità degli operatori e, unito all’aumento della domanda, indotto dalla pandemia, contribuisce ad incidere negativamente sulla possibilità di disporre del numero di infermieri necessario a far fronte al bisogno delle famiglie.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede che dal Recovery Fund, per la Sanità, saranno impiegati 7 miliardi di euro tra il 2022 e il 2026, nonché prevede che per il 2027 la dotazione di personale infermieristico aumenterà dalle 332.292 unità odierne fino a 402.352, con un incremento del 21%.
Grazie a questi interventi sarà possibile consentire anche il potenziamento delle cure domiciliari tuttavia, per un potenziamento della sanità territoriale più a breve termine sarebbe opportuno che anche il personale infermieristico del sistema pubblico, tramite la rimozione della clausola di esclusività, potesse prestare servizio anche nelle attività domiciliari, in regime libero professionale”, conclude la deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali e Sanità.
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