Il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso presentato da numerosi infermieri dell’ospedale San Giovanni Addolorata, difesi dall’avvocato Bartolo Mancuso e sostenuti dal sindacato Nursing Up, riconoscendo il diritto al buono pasto sostitutivo nei turni superiori alle sei ore quando l’accesso alla mensa è impossibile.
Per anni questi professionisti hanno prestato servizio in orari notturni o in fasce escluse dal servizio mensa, spesso senza possibilità di pausa. In cambio, nessun pasto, nessun buono, solo silenzio e indifferenza. Il giudice ha messo la parola fine a questa ingiustizia con una sentenza destinata a fare scuola: l’ospedale dovrà risarcire oltre 12.000 euro agli infermieri, a titolo di danno patrimoniale.
La sentenza riconosce dunque che anche i lavoratori turnisti hanno diritto alla pausa prevista dalla legge e al pasto, che sia erogato in mensa o in forma sostitutiva. Un principio valido in ogni ospedale, da Nord a Sud.
“È una vittoria non solo economica, ma anche morale – commenta Nursing Up -. Finalmente si riafferma che i diritti dei lavoratori non si sospendono di notte!”. Il diritto al recupero psicofisico non è un favore, bensì un obbligo di legge e una tutela per la sicurezza di pazienti e operatori sanitari. La missione del nostro sindacato è difendere chi cura. E non ci fermeremo qui”.
Redazione Nurse Times
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