“Non firmare un contratto scadente è un danno? No, il danno è accettarlo senza battere ciglio!” Ed è proprio dopo questa attenta lettura che noi del Nursing Up abbiamo detto NO alla bozza di Contratto per la sanità che ci hanno proposto e che, a nostro avviso, valorizza più le illusioni che i professionisti sanitari.
Ma ecco che arriva Nursind, con il piglio dell’investigatore da salotto, a dire che noi, non firmando, avremmo privato gli infermieri di pronto soccorso dei loro aumenti. Interessante teoria. Peccato che non regga neanche sotto una fleboclisi di buon senso.
Ora ci siamo presi un momento per riflettere su questa accusa. E ci è venuto un dubbio: ma non saremo mica stati noi, Nursing Up, a organizzare ben 22 manifestazioni in tutte le città d’Italia, solo dal 2021 ad oggi, proprio per chiedere più risorse per gli infermieri e le altre professioni sanitarie? Eppure sì, controllando gli archivi, risulta proprio così!
Siamo stati noi a scendere nelle piazze di tutta Italia, chiedendo a prefetti e presidenti di Regione di sostenere le nostre ragioni presso il Governo, proprio per ottenere quei fondi per il pronto soccorso, oltre quelli per le indennità di specificità e di tutela del malato per le altre professioni, da ultimo il 20 novembre 2024 assieme ai medici. E ora dovremmo essere proprio noi a volerli bloccare? Davvero qualcuno pensa che gli infermieri, le ostetriche e gli altri professionisti sanitari possano credere a questa favola?
GLI INFERMIERI DI PRONTO SOCCORSO? GLI AUMENTI LI PRENDERANNO LO STESSO!
La realtà è molto più semplice di quanto si voglia far credere: gli aumenti per gli infermieri del pronto soccorso sono stati stanziati per legge. Il Contratto non potrebbe destinarle diversamente nemmeno se volesse. Gli infermieri del pronto soccorso riceveranno i loro soldi in ogni caso, con effetto retroattivo, indipendentemente da quando il contratto sarà firmato. Quindi, se c’è un rinvio, ben venga! Perché dà la possibilità di riaprire la partita su tutti gli altri punti critici.
EVVIVA IL RINVIO: LOTTIAMO PER MIGLIORARE IL CONTRATTO!
Quindi, che il contratto venga firmato oggi, domani o dopodomani, e dato che questi soldi arriveranno comunque con effetto retroattivo. Nessuno perde nulla. Fine della storia. E allora perché insistere su questa teoria strampalata? Forse per spostare l’attenzione dai veri problemi del Contratto?
E’ singolare, questo sì, che qualcuno ora cerchi di vendere questa storia come un “danno” causato da Nursing Up o da chi, come Nursing Up, non accetta di firmare questa bozza di contratto. E’ un po’ come dire che il ritardo di un treno dipende dal passeggero che ha scelto di non salirci sopra. Spiace per loro, ma le cose non funzionano così!
IL VERO PROBLEMA: PROGRESSIONI DI CARRIERA BLOCCATE PER GLI INFERMIERI E PER GLI ALTRI PROFESSIONISTI SANITARI – INTRODUZIONE DELL’ASSISTENTE INFERMIERE
Ora, mentre tutti sono impegnati a guardare da una parte, il vero spettacolo si svolge dall’altra: il contratto che Nursind e altri sindacati hanno dichiarato di voler firmare, non consente a tutti gli infermieri ed agli altri professionisti sanitari di accedere all’area di elevata qualificazione. Traduciamo per chi ha il Contratto in una mano e il telecomando dell’auto nell’altra: se non hai una laurea magistrale o di primo livello, sei fuori! Anche se hai la stessa qualifica e le stesse responsabilità dei tuoi colleghi.
Insomma, se Nursing Up avesse firmato la bozza di contratto di cui parliamo, più del 50% degli infermieri e degli altri professionisti sanitari sarebbero rimasti fermo al palo. Ma di questo, nel gran dibattito pubblico, sembra che si parli meno. Chissà come mai.
E visto che a noi piacciono gli esempi pratici: ora immaginiamo due infermieri, o due ostetriche con la stessa qualifica, che fanno lo stesso lavoro, con le stesse responsabilità. Uno di loro potrà concorrere per accedere all’area di elevata qualificazione, l’altro, spesso con maggiore anzianità ed esperienza, NO! Logico, vero?
E VOGLIAMO PARLARE DELL’ASSISTENTE INFERMIERE?
E qui sta il vero problema. Nursind, come Fials e Cisl, hanno dichiarato di voler firmare un Contratto che:
– Esclude, come abbiamo detto, più della metà degli infermieri (e degli altri professionisti sanitari) dalla possibilità di accedere all’area contrattuale più alta, quella di elevata qualificazione. Se non hai il titolo di laurea magistrale, o di primo livello, resti fermo, anche se hai stessa qualifica e stesse responsabilità degli altri colleghi.
– Introduce la figura dell’assistente infermiere senza una preliminare, chiara e tangibile valorizzazione degli infermieri e degli altri professionisti sanitari già in servizio. Una riforma senza criterio, che rischia di creare più confusione che benefici.
E QUINDI, SCUSATE, NOI DEL NURSING UP DOVREMMO FIRMARE QUESTO CONTRATTO SENZA BATTERE CIGLIO?
No, grazie! Meglio prendersi il tempo necessario per ottenere un accordo migliore per tutti. Alla fine, è un po’ come introdurre la pizza margherita senza mozzarella ma pretendere di chiamarla comunque pizza margherita!
RSU: Gli infermieri e gli altri professionisti sanitari sceglieranno chi li difende davvero
Ora, alle prossime elezioni RSU, gli infermieri e gli altri professionisti sanitari, avranno davanti una scelta: da una parte chi ha avuto il coraggio di dire NO, e rimandare al mittente un contratto inadeguato, senza le necessarie garanzie su aspetti che ritiene fondamentali. Dall’altra chi preferirebbe firmare, anche se i problemi che abbiamo citato restano tutti sul tavolo
NOI NON ABBIAMO DUBBI SU QUALE SIA LA SCELTA GIUSTA
Nursing Up continuerà la sua battaglia. Con determinazione. Con coerenza. E, soprattutto, con gli occhi bene aperti, per ottenere un contratto migliore di quello che vorrebbero farci firmare oggi, e senza raccontare favole!
Redazione Nurse Times
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